BRINDISI- “Ha detto falsità gravi alla commissione Antimafia sul mio conto. Mi ha definito il rampollo della criminalità. Ha detto che dovevo essere eliminato fisicamente dalla vita politica. Per questo querelo il segretario regionale del Pd e presidente della Regione Michele Emiliano.”
Pasquale Luperti ex assessore all’Urbanistica della giunta Consales, assessore per 4 anni del Partito democratico giovedì ha consegnato una denuncia querela per diffamazione alla Procura della Repubblica di Brindisi allegando 64 pagine comprese le dichiarazioni che Emiliano ha rilasciato alla commissione Antimafia che due mesi è stata nel Salento. L’ex amministratore scriverà anche alla presidente della commissione Antimafia Bindi e alla commissione nazionale di Garanzia del Pd. “ Emiliano ha avuto un accanimento morboso contro di me- dice Luperti-e contro la mia famiglia della quale ha stravolto la vita degli ultimi mesi. Mi ha chiamato rampollo della criminalità. Mio padre è morto 18 anni fa, mio zio 20 anni fa. Della famiglia Luperti non è rimasto nessuno.”
Luperti è stato assessore in quota al Pd per quasi 4 anni appoggiando i vari candidati democratici alle diverse competizioni, compresa quella di Emiliano a presidente. “Non so quando si è rotto l’asse- spiega Luperti ai giornalisti che gli pongono la domanda- Io non so dove ho sbagliato, forse non mi sono messo d’accordo con due famiglie di questa città quando ho lavorato per il Pug, forse non ho accettato qualche riunione di caminetti. In tanti sono venuti a chiedermi delle cose ma io no ho accettato. Se Emiliano aveva dubbi su di me perché non mi ha chiesto cosa stessi combinando con il Pug, perché non mi ha chiesto le carte.”
Luperti, sollecitato dai giornalisti, dichiara di aver sostenuto alle parlamentarie Tomaselli e Mariano, alle regionali Romano ed Emiliano e come segretario cittadino Cristiano D’Errico, dopo che i rapporti con Elefante si sono rotti. D’altronde racconta che alle scorse elezioni amministrative furono l’ex segretario provinciale Tarantino ed Elefante a chiedergli di candidarsi.
E’ un fiume in piena Luperti, si fa spremere dai giornalisti, non si sottrae quasi a nessuna domanda. Anche se non vuol dire i nomi delle due famiglie. Dice che nella dichiarazioni che Emiliano fa alla Commissione antimafia cita l’ex sindaco Pino Marchionna, che avrebbe lasciato l’amministrazione Consales proprio perché non in linea con il Pug, facendo intravedere chissà cosa.
“Io sono stato amministratore di questa città- aggiunge Luperti- mi assumo ogni responsabilità, così come dovrebbe fare chi oggi rinnega Consales e questa amministrazione, come alcuni assessori. Voglio ricordare che le delibere sono state tutte firmate dagli assessori sino all’ultimo giorno, così come in molti hanno fatto in consiglio. Da Mimmo andavano tutti a bussare, anche chi oggi lo rinnega. Sotto scacco con il bilancio.”
Approposito di Consales coglie l’occasione per un attacco al candidato sindaco del centrosinistra Nando Marino. “Non capisco perché Marino attacca così Consales- dice Luperti- sino all’arresto aveva un ottimo rapporto con lui e questa amministrazione. Così come quando a gennaio scorso venne (eravamo presenti in 4) per dire che non era più necessario fare il palazzetto perché Enel non voleva riconfermare la cifra della sponsor e quindi non si poteva mantenere la seria A. Praticamente senza Enel il basket non può mantenersi.”
E l’ex assessore rincara la dose: “Io posso presentare certificato casellario giudiziario, regolarità Equitalia, curriculum ed anche analisi del sangue, non so se altri che si candidano possono farlo, a parte tutti i conflitti d’interesse con le aziende della zona industriale, non solo Enel. E mi chiedo ma che sindaco può essere uno che esce dall’aula quando si parla di Pug, di Acqua Chiare, di Enel, di palazzetto. Ed allora che farà solo variazioni di bilancio?”
E alla domanda se i suoi mille voti, ottenuti alle precedenti elezioni che lo fanno sancito il pìù suffragato di tutti, rappresentino un elettorato bordeline, Luperti risponde: “Se fosse stato così le forze dell’ordine in questi anni si sarebbero accorti, e loro sanno chi appoggia la criminalità organizzata, qualora ci dovesse ancora essere. Della famiglia Luperti sono morti tutti. Sono rimasto solo io.”
L’ex assessore annuncia che si candiderà nella lista di Impegno sociale con Carmelo Palazzo nella coalizione di Centro moderato.
Lucia Portolano
Eravamo quattro amici al bar………vai in campagna a zappare la terra senza nulla togliere ai signori contadini