BRINDISI- Università a rischio chiusura e licenziamenti, il candidato sindaco Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune: “Intervenga la Regione ”.
“Ancora una volta c’è il concreto rischio di chiusura dell’Università nella Cittadella con perdita di posti di lavoro degli addetti ai servizi, forte disagio ed aumenti dei costi per gli studenti. Una grossa perdita per il nostro territorio che negli ultimi anni aveva fatto grossi investimenti sull’Università a Brindisi- dice Rossi- Riteniamo che sia assolutamente indispensabile che la Regione stanzi le risorse necessarie per prorogare i contratti con le aziende che gestiscono i servizi per consentire la prosecuzione delle attività salvaguardando gli interessi di studenti e territorio”.
A questo punto Rossi rispolvera una proposta già avanzata nel 2012 per difendere e rilanciare Biblioteca, Museo e Cittadella e che la rilancia nel programma della coalizione “ Brindisi Smart”
“Proponiamo di ottenere dalla Provincia il passaggio al patrimonio del Comune di Brindisi della Biblioteca Provinciale, Museo Archeologico e Cittadella della Ricerca da rilanciare attraverso la Fondazione Nuovo Teatro Verdi dopo il necessario aggiornamento dello Statuto per ampliarne le attività anche alla gestione della Cultura e Formazione, Università e Ricerca- dice il candidato Rossi- Attività da sostenere con il contributo fondamentale della Regione e con i progetti Europei che si possono attivare facendo leva sui fondi previsti dalla programmazione 2014-2020 in particolare sugli assi tematici “ Tutela ambiente e risorse Culturali “ e “ Istruzione e Formazione “ su cui sono stanziati 1142 e 755 milioni di euro rispettivamente”.
A breve la proposta sarà illustrata con maggiori dettagli in una iniziativa pubblica.
BrindisiOggi
La proposta, sebbene fortemente posizionata nello spirito ASSISTENZIALISTICO-DEMAGOGICO della prima e seconda repubblica, potrebbe sembrare, a prima vista una soluzione, ma in effetti è un rimedio peggio del male che, forse, si intende curare. Si andrebbe così a creare un SUPERCARROZZONE INGHITTITOIO di danaro pubblico, una specie di MEGADILIGENZA DISTRIBUTRICE DI POSTI (COMODI) su cui salterebbero sopra compagnucci e compagnucce di partito e di merenda, un DISPENSATOIO di appalti e contratti di fornitura da dare “in emergenza” ( quindi a trattativa privata) ai soliti “amici degli amici”. Il tutto ampiamente giustificato dal fatto che essi “servirebbero per fare cultura ( una certa cultura, ideologicamente ben orientata….)”, oltre che “…salvaguardare gli interessi degli studenti e del territorio…”. Ci risiamo, cazzarola, ci risiamo: lo spartito non cambia. Magari varierà un po’ di tono, ma è sempre quello.