Non c’è pace neanche al cimitero: rubati i fiori dalla tomba di Melissa

MESAGNE – Non c’è pietà nemmeno per i morti: i furti nel cimitero di Mesagne continuano e, questa volta, ad essere colpita più volte è stata anche la tomba in cui riposa Melissa Bassi.

Una notizia che rammarica e amareggia i visitatori del cimitero, specialmente quelli che quotidianamente vi si recano per portare un fiore sulla tomba di un proprio caro. Gli episodi che questa volta stanno facendo discutere sono i furti verificatisi sulla tomba di Melissa Bassi, la 16enne mesagnese che morì a causa dell’esplosione dinanzi l’Istituto “Morvillo Falcone” di Brindisi il 19 maggio 2012.

A raccontare di quanto è accaduto sulla tomba della giovanissima studentessa, l’avvocato e amico della famiglia Bassi, Fernando Orsini. “Non c’è atto più vile che rubare da una tomba: si ferisce ancora una volta chi rimane e soffre – ha commentato Orsini, che ci racconta l’escalation di furti subiti dalla famiglia – Sono partiti, appena dopo la creazione della sepoltura, da un vaso con delle rose”. Da lì, si è passati ai piccoli ricordi, sino a strappare le margherite che i genitori di Melissa hanno piantato in quello che è, oggi, il luogo in cui la loro figlia continua a vivere. Furti di cui ci si è accorti immediatamente, data la frequenza con cui la famiglia si reca sulla tomba di Melissa per trascorrere qualche minuto in sua compagnia.

Purtroppo, la serie di episodi è lunga e sembra concentrarsi sulle tombe di molti giovani. C’è chi segnala il classico furto di piantine e fiori, ma anche chi ha visto, giorno dopo giorno, la tomba dei propri figli, scomparsi anzitempo, depauperata dei ricordini apposti dagli amici e dai parenti: collanine, plettri, lettere. Piccoli oggetti dal valore affettivo enorme ma assolutamente privi di un interesse economico. Una situazione che rende ancora più dolorosa la visita presso i propri cari, che non possono difendersi dalla mano dei malintenzionati, pronti a portar via le poche cose che li fanno sentire più vicini.

Le attenzioni dei visitatori si concentrano su alcune persone, che si aggirano spesso nei pressi della tomba di Melissa e in altre, già vittime di furti. Le telecamere di sorveglianza installate nel cimitero non sembrano aver dato, sinora, alcun riscontro importante per dare un volto all’uomo o alla donna che ruba dinanzi alle tombe. Per il momento.

BrindisiOggi

 

2 Commenti

    • È ASSURDO PATRI’ NON CI SONO PAROLE . BOOOOOOO . CHE CAVOLO LE HANNO MESSE A FARE LE TELECAMERE SE NON SERVONO A RIPRENDERE TALI ATTI VILI?

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