BRINDISI – Si sono raccolti su Facebook e hanno deciso che era arrivato il momento di essere protagonisti, attivi nel cambiamento di una delle zone della città meno pulite. E’ così che è nato il Comitato “Io amo il mare”, un gruppo di uomini e donne di ogni età, per lo più brindisini, che ha deciso di ripulire Punta Riso, nella zona della Diga vecchia.
Nella mattinata di ieri (domenica 3 aprile) tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa si sono ritrovati a Punta Riso, dove lo scenario era desolante: plastica ovunque, gettata lì da incivili e giunta sulla costa attraverso il mare, sporcizia di ogni genere.
Una volta rimboccate le maniche, il gruppo spontaneo di volontari (cui si è affiancata anche Ecologica) ha cominciato a raccogliere tutto quanto deturpava il paesaggio e la salubrità del posto.
Ideatore dell’iniziativa è Luca Carrozzo, un giovane di Mesagne trapiantato a Brindisi. “La mia più grande passione, come la maggior parte dei miei concittadini è il mare. In questi anni ho maturato l’idea di fare qualcosa affinché il nostro mare e le nostre coste fossero più curate e quindi più pulite – racconta Luca sul blog dell’iniziativa (www.exa1920.wordpress.com/), spiegando il motivo per cui è nato “Io amo il Mare” – Questo progetto parte come campagna di sensibilizzazione per consentire di vivere un rapporto diverso con il nostro mare, che non verrà più visto come un luogo di qualcun altro, ma come un prezioso bene appartenente a noi tutti da difendere e proteggere gelosamente da qualsiasi tipo di aggressione e da vivere per tutto l’anno e non solo durante le stagioni estive”.
Durante la giornata, si è prodotto anche un video (www.youtu.be/pDcTaY_Fxvs) che, insieme alle fotografie, può dare testimonianza di quanto sporca fosse la costa. L’occasione è stata ghiotta anche per insegnare, attraverso l’esempio, ai più piccoli il rispetto per l’ambiente, perché si cresca nella consapevolezza che vivere in luoghi puliti è sinonimo di vita vissuta nel migliore dei modi. E, perché no, proseguire con simili iniziative, perché simili attacchi di volontariato non sono mai abbastanza.
BrindisiOggi
Credo che non è il momento di fare analisi su chi o su cosa….bisogna rimboccarsi le maniche e agire.purtroppo non ero a conoscenza della iniziativa, ma forse varrebbe la pena ripeterla con frequenza costante, per dimostrare a tutti che tenere il mare pulito e la costa liberata dalla spazzatura deve essere un impegno di tutti,me dico TUTTI…..
Raffaele, ok indignarsi, ma intanto se a Brindisi ciascuno di noi si rimboccase le maniche come hanno fatto queste persone, sarebbe già un grande successo. Vivo al Nord da anni e ok, le amministrazioni funzionano molto meglio. Ma c’è da dire che sono anche i cittadini a darsi una mossa da soli, quando c’è qualcosa che non va. È sacrosanto che le nostre amministrazioni debbano essere più efficienti, ma se possibile non deleghiamo tutto, lavandocene noi per primi le mani. Cominciamo anche a FARE, proprio come hanno fatto queste persone domenica scorsa. Complimenti ragazzi! Anche Brindisi può uscire dallo stallo in cui si trova, grazie anche a voi!
Lodevole l’iniziativa ma con l’aumento della tari a Brindisi che ci ha portato al primo posto in Italia come tassa sui rifiuti ci aspetteremmo che il comune facesse il suo dovere.
Altro elemento discutibile e’IL fatto che questa area in particolare e’interdetta alle persone da un cancello le cui chiavi le hanno ancora alcuni militari o parenti che hanno l’accesso ad alcune case a ridosso del castello.Eppure non dovrebbe essere piu’zona militare in quanto dismessa.
Quindi per indignarsi ce n’e’ piu’di quanto si creda.