BRINDISI- Sforamenti delle centraline di Pm10 in particolar modo il 23 marzo scorso nella provincia di Brindisi, il parlamentare Nicola Ciracì (Cor) presenta un’interrogazione per conoscere nello specifico cosa è accaduto in quella determinata giornata.
Il 23 marzo scorso le centraline dell’Arpa Puglia hanno registrato livelli altissimi d’inquinamento, complice anche la perturbazione che dal Sahara ha raggiunto la nostra Penisola. Il limite massimo delle concentrazioni di polveri sottili è stato un po’ ovunque di gran lunga sforato. “A Ceglie Messapica- spiega Ciracì- tanto per portare un esempio, di oltre otto volte rispetto alla norma: PM10 a 420 anziché a 50 microgrammi per metro cubo d’aria al giorno. Non da meno, purtroppo, sono state le rilevazioni a Brindisi (rilevazione media circa 350) e Torchiarolo (mediamente 350), ma ulteriori dati non sono purtroppo disponibili.”
Ciracì si chiede se la miscela tra i venti del Sahara e i “normali” parametri inquinanti di quel territorio abbiano in qualche modo contribuito a rendere l’aria di fatto irrespirabile e, ovviamente, nociva per la salute della comunità. Quali le conseguenze immediate o future per le vie respiratorie? Quali le possibili contromisure?
Dubbi, questi, che saranno oggetto d’interrogazione parlamentare ai ministeri dell’Ambiente e della Salute affinchè s’interessino direttamente della questione e chiariscano, nella maniera più dettagliata possibile, se sporadici fenomeni meteorologici possano di per se stessi causare sforamenti così eccessivi dei limiti prescritti in termini di qualità dell’aria. “Ai signori ministri e alle loro strutture di riferimento- aggiunge Ciracì- chiederò, in particolare, quali siano stati percentualmente, nel caso di specie, i livelli di sabbia e scorie atmosferiche giunte dal deserto e quali, invece, quelli relativi agli agenti inquinanti autoctoni, emessi magari dai locali insediamenti industriali. Inoltre, quante volte e quando, durante l’intero arco dell’anno, si verificano simili preoccupanti fenomeni.”
BrindisiOggi
Dagli inizi della sua restaurazione la democrazia italiana si è espressa come progressione di indecenza, come sequela di dissimulazioni e di ipocrisie, modello di corruzione e di cinismo, di mal governo della cosa pubblica, metodo di circonvenzione del popolo, attentato agli interessi della collettività.
“Si, è vero: questi venti dal Sahara che portano polvere di sabbia è un fenomeno vergognoso!! Mi sento fortemente indignato di ciò, ed eleverò la mia vibrata protesta presso Eolo, dio dei venti, affinché questo inaccettabile ed irricevibile fenomeno abbia a smettere e che si apra immediatamente un tavolo di confronto. In questo tavolo si confronteranno tutte le forze democratiche ed ambientaliste in seduta permanente per cui ,lo stesso tavolo si trasmuterà da semplice pezzo di mobilio in laboratorio politico permanente che osservi attentamente l’evolversi della fenomenologia in essere. Coinvolgendo, del caso, le istituzioni e le organizzazioni democratiche.” . Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah…….E’ meglio prendersela con una risata, anche perché non credo che i nostri illegittimi ministri (nominati da un premier NON ELETTO) si stiano struggendo per l’aria che respiriamo a Brindisi e dintorni.