Tre cambi nella nuova giunta Consales, e i centristi chiedono anche 4 deleghe speciali

BRINDISI- Mancano solo le nomine, ma i partiti di maggioranza hanno già presentato le loro richieste. Nel Consales bis ci sarebbero tre cambi, anche se l’Udc e Noi centro hanno chiesto deleghe speciali per quasi tutti i loro consiglieri di riferimento.  Il risultato della verifica politica chiesta dai  centristi si concretizza con tre  sostituzioni, al posto del vice sindaco Paola Baldassarre dimissionaria (Udc) entra Raffaele Iaia che va ad occupare l’assessorato alle Attività produttive, Enzo Ecclesie resta ma diventa vice sindaco oltre che assessore ai Lavori Pubblici, cambio in Api con Francesco Cannalire che ha consegnato le sue dimissioni per motivi che lui definisce personali, che viene sostituito dal consigliere comunale Giuseppe Miglietta. Questa staffetta permetterà  a Cannalire di entrare in Consiglio comunale perché primo dei non eletti. Variazioni anche in casa del Pri, al posto di Antonio Nacci subentra Luigi Casciaro. Poi tutto resta invariato: Pasquale Luperti e Marika Rollo per il Pd, Carmela Lomartire e Antonio Giunta (della lista di Consales).

Esecutivo a parte, c’è qualcuno che vuol fare il pseudo assessore. Quattro consiglieri su sei di Noi centro e Udc hanno chiesto deleghe speciali. Che in termini economici non comporta nulla, quindi senza retribuzione, ma  che permettono di gestire un determinati settori.

Per  l’imprenditore Toni Muccio chiesta la delega alle relazioni internazionali, per il geometra Antonio Ferrari impiantista sportiva e edilizia scolastica, per il sindacalista Massimo Pagliara servizi cimiteriali e servizio unico per le imprese e per il sindacalista Italo Licchello politiche industriali.

Questa la situazione sulla quale sta lavorando il sindaco Consales che nelle prossime ore nominerà la nuova giunta. Intanto sulla richiesta di nuove deleghe  qualcuno storce il naso. “Siamo stati eletti per fare i consiglieri comunali- afferma Antonio Elefante segretario cittadino del Pd e consigliere comunale– le deleghe e gli assessorati non si pretendono. Il nostro ruolo è un altro, in questa città c’è bisogno di fare politica non di rivendicare deleghe personali”. Questo il suo pensiero. L’ultima parola spetta al sindaco.

Lucia Portolano

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