Acque di falda contaminate vietata agli usi agricoli ma non a quelli industriali, Castelli risponde a Marinò

BRINDISI- Acque di falde della zona industriale contaminate, le analisi dell’Arpa indicano valori superiori a quelli previsti dalla legge e il commissario prefettizio Cesare Castelli emette l’ordinanza con la quale inibisce l’uso in agricoltura di quelle acque. Ora bisognerà attivare una procedura di controllo per capire se le acque siano utilizzate da qualche agricoltore e se i campi sono stati irrigati sino a ieri.

Intanto il presidente di Confindustria Giuseppe Marinò chiede chiarimenti al commissario in merito all’utilizzo delle acque di falde ai fini industriali. Dall’ufficio all’Ambiente del Comune di Brindisi coordinato dall’ingegnere Gaetano Padula è pronta la risposta, che precisa che l’utilizzo è inibito solo all’agricoltura e ad usi sanitari ma che può invece essere utilizzata ai fini industriali.

Intanto si sta procedendo ad ulteriori controlli con Asl, Arpa e vigili urbani al fine di mettere in atto provvedimenti per garantire il divieto di utilizzo.

Il problema della contaminazione della falda  non riguarda solo però l’uso agricolo, l’acqua viene scaricata a mare nello  stesso mare dove si pesca e i brindisini fanno il bagno.  La stessa falda che scorre ai piedi dei terreni quei terreni in cui crescono carciofi, vigneti e ortaggi.

BrindisiOggi

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