Per l’ospedale di Brindisi non ha tumore, a Milano operata d’urgenza per un cancro maligno

LECCE – Una donna si sottopone ad una mammografia: a Brindisi viene tranquillizzata perché non v’è nulla di atipico, a Milano le viene diagnosticato un cancro e operata d’urgenza.

È la disavventura clinica subita da una donna leccese: dal suo racconto emergerebbe una grave disattenzione da parte del medico radiologo che ha controllato la sua mammografia, presso l’ospedale Perrino di Brindisi.

esito mammografia brindisi
Referto mammografia Brindisi

La storia è stata raccontata dalla stessa donna al sito www.sanitasalento.net perché anche altre donne aprano gli occhi su quanti succede loro.

La donna si sarebbe sottoposta ad un controllo preventivo al seno il 22 settembre scorso presso l’ospedale Perrino. Dall’ospedale brindisino, il referto secondo il radiologo parlerebbe chiaro: “assenza di micro calcificazioni sospette”, quindi niente paura, ma la donna, già operata in passato per un tumore al seno, si sottopone ad un ulteriore controllo. Questa volta si sposta a Milano, allo IEO. Qui la diagnosi del 26 ottobre, appena un mese dopo, sarebbe tutto fuorché tranquillizzante: allo IEO si parla di “micro calcificazione irregolare nella zona para areolare, con caratteri sospetti in senso eteroformatico, con un’estensione di 15mm”. Un tumore maligno che va subito operato. Una diagnosi peraltro confermata anche da un chirurgo leccese e un ecografista, prima di arrivare a Milano. La donna si è sottoposta immediatamente ad un intervento demolitore di quadroctomia, cui è seguito un ciclo di chemioterapia, con un ulteriore controllo radiologico nei prossimi mesi.

esito mammografia milano
Esito mammografia Milano

“Spero che le donne che si rivolgono alla radiologia di Brindisi possano trovare medici competenti e preparati professionalmente, perché – ha dichiarato la donna al sito – un errore, o un’incapacità a leggere bene una mammografia, può significare segnare la vita di una donna o addirittura destinarla alla morte, dicendole che è tutto a posto”.

“Non sono a conoscenza dell’episodio, avvierò nell’immediato una serie di verifiche per fare luce su quanto accaduto”, ha dichiarato il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, all’oscuro della vicenda.

Foto sanitasalento.net

BrindisiOggi

24 Commenti

  1. Io ho esperienza positiva della diagnostica per il seno del Perrino. Ho incontrato delle persone eccezionali, prima fra tutte la dott.ssa Capodieci, sempre attenta e meticolosa nel suo lavoro. Grazie a loro ho scoperto di avere un carcinoma al seno e ho deciso di curarmi sempre a Brindisi seguita dal dott. Cinieri a capo di una breast unit che non ha niente da invidiare a strutture che si trovano al nord Italia. Inoltre il Perrino è uno tra i pochi centri in cui si può utilizzare il dignicap che evita la caduta dei capelli alle pazienti oncologiche che seguono una chemioterapia. Quindi consiglierei senz’altro questo ospedale

  2. il radiologo è un caso a se, invece il reparto tumori al perrino è uno dei milgiori d’italia, con il primario già allievo di veronesi e con uno staff di giganti

  3. Io sono testimone di un’esperienza positiva vissuta all’interno del reparto di radiologia dell’ospedale Perrino di Brindisi.Ho incontrato medici e paramedici solerti, zelanti, professionali e umani.Grazie ad una diagnosi tempestiva effettuata proprio da un senologo, che lavora in questo reparto, non solo ho avuto salva la vita, ma ho anche evitato la chemioterapia. Purtroppo gli errori vengono commessi ovunque, anche in grandi centri come quello di Milano.Non voglio sminuire il dolore e il trauma della signora malcapitata, alla quale vanno il mio dispiacere e la mia comprensione, ma non posso fare a meno di spezzare una lancia in favore di tutta l’equipe della radiologia dell’ospedale brindisino, alla quale va con tutto il cuore un infinito GRAZIE!

  4. Sono certo che, a valle di questa evidenza di errore medico (non è l’unica categoria soggetta ad errore medico, TUTTI i COMMENTATORI si adopereranno per:
    1. acquistare questo libro appena pubblicato che attiene al …Breast Cancer Screening … che è materia molto complessa e quindi soggetta ad errori;
    2. aiutare medici ed amministratori a trovare tempo, energie e soldi per aggiornarsi continuamente con il suddetto libro e con il metodo del life long learning, scamiandosi esperienze ed opinioni sui casi;
    3. convincere le tante donne che non si sottopongono allo screening ad avvicinarsi con fiducia a tale pratica di civiltà, pur con le imperfezioni;
    4. frenare gli istinti (incivili) di “caricare di mazzate” il/la professionista che non ha visto quello che altri Colleghi hanno poi documentato;
    5. cambiare la pratica (incivile ancorché sindacale) di considerare i medici come i turnisti delle FFSS in cui uno smonta e l’altro monta, senza scambiarsi informazioni sui “passeggeri”;
    6. convincere i medici a PARLARSI e a SCRIVERSI parlando dei casi ed esprimendo le loro ipotesi diagnostiche, cioè le diagnosi differenziali;
    7. far aumentare il tasso di ricerca e di formazione nei nostri ospedali e nei nostri territori, in quanto senza ricerca e senza formazione (la loro somma offre la vera innovazione) non si fa buona assistenza né si avranno mai buoni servizi;
    8. leggere (in inglese e magari tradurre per tutti) le tantissime cose che il libro appena pubblicato illustra sul “Breast Cancer Screening”,
    raccontandole ai vicini di casa ed in famiglia anche!
    9. ECCONE ALCUNI ESEMPI, da legere in inglese, sorry!
    A_Making Sense of Complex and Evolving Evidence covers broad aspects of breast cancer screening specifically focusing on current evidence, emerging evidence, and issues that will be critical for future breast screening practice such as tailored screening and shared decision-making in breast screening.
    B_This book provides balanced perspectives on this increasingly controversial topic, using scientific evidence to explain the evolution of knowledge relating to breast cancer screening.
    C_Breast Cancer Screening covers the key points related to this debate including the context of increasingly complex and conflicting evidence, divergent opinions on the benefits and harms of breast screening, and variability in screening practice and outcomes across settings around the world.
    D_Explains complex and evolving evidence on breast screening with a balanced approach
    E_Provides balanced information and up-to-date evidence in an increasingly complex area
    F_Addresses emerging topical issues such as screening trials of digital breast tomosynthesis, tailored breast screening, and shared decision-making in breast screening
    G_Assists academics and researchers in identifying areas needing further research

    Appunto, il futuro è nella ricerca e nella voglia di migliorarsi, non solo a Brindisi ma anche allo IEO e dintorni che hanno anche loro qualche perla nera. Di certo non serve la rabbia per gli errori del passato (recente e remoto) di cui son piene le fosse, non solo di estranei ma anche di nostri cari! ad

  5. Io esperiena diversa, positiva, grazie all’ottimo lavoro della senologia e chirurgia senologica del perrino. Non conosco gli altri reparti, ma io ho trovato medici preparati e umani. Non si può denigrare il lavoro di tanti bravi professionisti.

  6. Anche se non conosco la signora che ha vissuto questa brutta esperienza le auguro un pronto recupero .Non sto qui ad elencare pregi e difetti del Perrino altrimenti ci vuole un libro.Ho vissuto pochi anni fa per mia moglie una brutta esperienza poi risoltasi per miracolo ed anche devo ammettere per esperienza reparto. Medicina.Per ben tre mesi a mia moglie curava no una patologia ma tralascia vano la più grave.Dopo che arrivo’la rianimazione con ossigeno al max si decisero di fare una tac che evidenzio’una brutta malattia polmonare.Ci dissero che non si fanno le tac sempre perché costano.Ai dirigenti del.Perrino dico che la vita di una persona non ha prezzo.Per concludere posso anche confermare che ci sono tanti medici bravi ma anche altri meno bravi.E’tutto il sistema da cambiare per dire che abbiamo un ospedale di “eccelleza”

  7. Caro sign.Giannuzzi
    Se parliamo di alberi che cadono,al perrino è caduta una intera foresta. A cominciare dal pronto soccorso che è un indecenza e continuando per il batterio killer che ha UCCISO vari pazienti e per mo parlare dei disservizi a. Cominciare dagli ascensori. Ma lei lavora in questo tugurio e non è obbiettivo,magari dovrebbe passare quello che i cittadini passano di solito e non le racconto neanche la mia esperienza personale perché non sono di parte ma parlo in maniera imparziale e oggettiva.

  8. Rispondo al Sig. Paolo Giannuzzi, condivido pienamente quello che dice però quando accadono certe cose bisogna sollevare immediatamente da quell’incarico il medico coinvolto, magari fargli fare ancora un po’ di tirocinio. Detto questo mi sento un po’ preoccupato visto che anche mia moglie effettua PERIODICAMENTE MAMMOGRAFIA presso il Perrino di Brindisi.
    Ma il nome del medico chi è?

  9. Nell’aprile del 2012 mi sono sottoposta ad una visita presso l’ospedale Perrino poiché avvertivo sotto palpazione la presenza di un nodulo ! Il radiologo mi ha tranquillizzata refertandomi che era tutto apposto !!! Passano i mesi e il nodulo è aumentato di volume !! Ritorno dopo 4 mesi da un altro senologo il quale mi dice di avere una sospetta lesione !!! In tutta fretta vengo sottoposta ad ago aspirato , risonanza mammografia !!! Esito : carcinoma duttale infiltrantre di 3 grado !! Dopo l’intervento , asportazione e svuotamento ascellare .. Chemio e radio , sollevo la questione all Asl .. Ma nulla è riconosciuto … Perché sto bene e sono viva, ma il calvario e la paura chi la ripaga???

  10. Dispiace di quanto accaduto alla signora però forse sarebbe il caso che chi ha sbagliato debba pagare perché oltre ad essere superficiale ha i fango il buon lavoro che i nostri medici quotidianamente fanno.anche nei migliori centri accadono

  11. Io carcinoma papillare ty5 alla tiroide operata dal dottor Tagliabue… Sono soddisfatta al 101%
    Operata alle adenoidi dal dottor Solazzo soddisfatta al 101%
    Aspirazione del liquor dal dottor Rina soddisfatta al 101%.
    Su via non bisogna far di tutta l’erba un fascio…
    È tutto soggettivo…

  12. Lavoro al perrino, certamente ha delle carenze, ma ci sono anche molti professionisti seri e preparati. Non credo checa Milano siano tutti santi, poeti e navigatori, qualche carenza e qualche superficialità ce l’hanno pure loro. Il fatto è che davanti a questi casi ci si dimentica delle tante cose buone che vengono fatte ogni santo giorno. Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che germoglia. Stiamo attenti, certo, mai fidarsi di nessuno, ma non denigriamo gratuitamente le risorse che abbiamo a disposizione

    • Un albero come una vita meritano quindi di essere spezzati da sedicenti professionisti? Io ho avuto un’esperienza molto meno grave in un ambulatorio di Milano. Ho fatto casino, scritto al direttore sanitario della struttura e dopo le scuse…la conferma che il medico era stato sollevato dall’incarico, oltre all’invito a tornare nella struttura per compiere la stessa analisi con un medico vero e una diagnosi vera (anche se non piacevole). Questo lo fate anche in Puglia? NON mi risulta. Ho avuto la sventura di viverci per quasi vent’anni. Una massa di cialtroni e pu….eri. Vergognatevi, ammesso che ne conosciate il significato! Giocare con la vita degli altri. Sono viva per miracolo e dei pugliesi ricorderò solo questo.

      • Signora Daniela,
        ognuno parla ovviamente in base alle proprie esperienze, e questo non significa che gli ospedali Pugliesi non hanno ancora molta strada da fare per migliorare. Sono d’accordo sul fatto che il medico che sbaglia deve prendersi le proprie responsabilità e l’azienda per la quale lavora deve schierarsi e approfondire il caso in maniera corretta senza coprire nessuno , e in caso di colpa grave e certificata far pagare chi ha sbagliato. Le assicuro pero’che anche al nord di errori ne vengono commessi a bizzeffe , ma chissà perchè vengono alla ribalta solo quelli del sud. Addirittura al nord hanno scoperto strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate che eseguivano interventi senza motivo , solo per intascare i soldi dal servizio sanitario nazionale. Molte volte la colpa e’ personale e il danno di immagine lo riceve tutta la categoria dei medici e la struttura dove lavorano . Detto questo,quello che non mi va giu’ del suo discorso e’ che lei ha chiuso la sua lettera molto risentita e con una punta di cattiveria gratuita, e le spiego perchè . COSA C’ENTRANO TUTTI I PUGLIESI CON IL PROBLEMA CHE LEI HA AVUTO? Mi dica di dove e’ lei cosi’ potremo parlare anche dei suoi conterranei visto che fa di tutta un erba un fascio, può essere che per pura casualità io non vorrei ricordare quelli della sua regione compreso lei. Mi dispiace che e’stata una autentica sventura vivere nella nostra bellissima Regione, poteva andarsene via prima e si risparmiava le atroci sofferenze che ha subito.Comunque l’importante per lei e’che sia riuscita ad andarsene da questo inferno e sicuramente a casa sua stara’ come in paradiso. Mi solleva sapere invece che c’è gente che e’ arrivata in Puglia per varie ragioni e che si e’ trovata cosi’ bene che non la lascerà mai piu’. PS io mi firmo con nome e cognome , e non solo col nome, colga la differenza. Cordialità. Gianfranco Di Muri – Brindisi

        • Chiedo scusa ho sbagliato il nome nel commento, ovviamente mi riferivo alla Signora FRANCESCA.
          Grazie.

  13. E’ un fatto che la sanità a Brindisi e in Puglia sia peggiorata, i politici sfruttano la sanità solo per illudere, i cittadini si fanno trascinare da slogan furbi e non dai fatti.

  14. Non so cosa dire… io ho avuto una esperienza diversa, grazie alla scrupolosità’ di un medico radiologo del Perrino, mia moglie ha scoperto di avere un nodulo maligno al seno che non era stato neppure refertato nella mammografia ed ecografia eseguite all’ospedale di S. Pietro V.co.- Inoltre grazie anche al reparto di chirurgia senologica diretto magistralmente dal dr. Burlizzi dove mia moglie si è sottoposta ad intervento di quadroctomia con l’asportazione della parte tumorale. Solo la diagnosi precoce del medico radiologo ha fatto si che il tumore non si sviluppasse oltre e le fosse risparmiata la chemioterapia. Gildo.

  15. La soluzione è semplice quanto banale il medico va sollevato dall’incarico.Chissà i dubbi che molte donne avranno adesso dopo estere state tranquillizzare come la signora leccesi.Concordo che è una vergogna l’ospedale Petrino in se che non funziona.

  16. Purtroppo a me e’ successa la stessa cosa nel 2009, stessa situazione, ecografia mammaria all’ospedale Perrino di Brindisi, nel cui referto si parlava di un papilloma benigno da tenere sotto controllo negli anni a venire( che ahimè forse non ci sarebbero stati) e visita presso IeO di Milano con tumore maligno del dotto e mastectomia totale…Ergo.. Sono 7 anni che ogni anno viaggio verso Milano per effettuare mammo ed eco . Chi ci metterà più piede a Brindisi…. ???!!!! Vergogna

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*