OSTUNI – Processione e tradizionale cavalcata di Sant’Oronzo ad Ostuni per i festeggiamenti patronali, la festa più importante della “Città bianca”. Quella odierna è stata la giornata clou nel programma di appuntamenti religiosi e civili. Il momento più atteso la processione con la statua del Santo e la scorta della “Cavalcata dei Devoti”. “La ricorrenza del Santo protettore è una festa del cuore”, ha dichiarato l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Mons. Rocco Talucci, “se è capace di orientare la nostra vita e le nostre scelte verso una storia nuova, oltre lo svago, le luci esterne e i festeggiamenti civili”. L’Arcivescovo che, in mattinata, ha presieduto la concelebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale, a rivolto a tutti l’invito di sentirsi, proprio come il Santo protettore di Ostuni, delle “pietre vive” per costituire un mondo nuovo. Questa sera, poi, il concerto lirico-sinfonico “Grecia Salentina”. A mezzanotte il cielo illuminato a festa dallo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Come da tradizione, un corteo di cavalli e cavalieri adornati ha sfilato per le principali vie cittadine scortando la statua del Protettore. Il percorso si è concluso con i messaggi alla città di Mons. Talucci e del sindaco Tanzarella. Questa ricorrenza ha la sua peculiarità nella presenza di devoti a cavallo che scortano la statua lignea del santo dalla città al Santuario rupestre, situato sui colli di Ostuni, dove ha sede la cripta ritenuta luogo utilizzato dal Santo per l’eremitaggio e rifugio nel corso delle persecuzioni. “La cavalcata dei devoti di S.Oronzo” sembra una consuetudine viva già alla fine del 600. La devozione al Santo è legata ad una mortale epidemia che colpì il Salento e da cui Ostuni fu risparmiata, a detta dei devoti, proprio per l’ intercessione di Sant’Oronzo.
Achille Baldasso
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