Bacino galleggiante, Galluzzo: “Sì a consorzio di imprese, centinaia di posti di lavoro in ballo”

BRINDISI – L’arrivo del bacino galleggiante “GO59” nella stazione navale della Marina Militare di Brindisi può rappresentare un’opportunità ghiotta per Brindisi.

A pensarlo, Roberto Galluzzo, presidente della sezione Industrie Metalmeccaniche. “Il nuovo bacino, che sostituisce il vecchio già presente da anni nel Seno di Ponente, sarà utilizzato per effettuare manutenzione di unità navali militari e civili fino a 1000 tonnellate. E l’opportunità sta proprio nello sfruttare questa struttura, chiedendone la gestione alla Marina Militare, magari creando un consorzio di imprese locali”.

Per Galluzzo, in questo modo, si darebbe un esempio di aggregazione, battendo sul tempo la concorrenza che non tarderà ad arrivare da altre province. Un modo, così, per lanciare a Brindisi un nuovo business milionario, legato alla manutenzione delle navi, presente in città in modo marginale.

“Un settore – sottolinea Galluzzo – che potrebbe dare lavoro a centinaia di persone e sviluppare un fatturato consistente, e che potrebbe trovare ulteriore considerevole sviluppo nel caso se, per esempio, la colmata di Capo Bianco fosse destinata proprio ad attività di questo genere, con un bacino di carenaggio per navi da crociera, unica realtà dell’intero Mediterraneo. L’indotto creerebbe una potenziale occupazione, superiore ai 2-3mila dipendenti, risolvendo in buona parte l’annoso problema della mancata occupazione, che affligge il nostro territorio”.

Per Galluzzo, “la nascita di un consorzio di aziende metalmeccaniche, disponibile a chiedere la gestione del bacino “GO59”, sarebbe un grande esempio di aggregazione di imprese locali e darebbe l’opportunità di formare nuove risorse umane, e consentirebbe di apportare diversificazione in un settore che a Brindisi è sempre rimasto troppo legato alla manutenzione degli impianti industriali presenti sul territorio”.

BrindisiOggi