Gli uscenti del Pd battono i pugni : “Servono le primarie, nel partito manca il confronto, decidono in pochi”

BRINDISI- Si sono autoconvocati, sono  alcuni degli inscritti al Pd, i dirigenti, tutti i consiglieri democratici uscenti compresi gli assessori. Ma ci sono anche i consiglieri comunali che hanno fatto parte della maggioranza di centrosinistra. A coordinare i lavori l’ex capogruppo Salvatore Brigante e il consigliere Salvatore Valentino. La sala dell’hotel Orientale era tutta occupata, presenti molti dipendenti della Multiservizi. In prima fila il consigliere regionale Pino Romano.

pd pubblicoLa parola d’ordine le primarie. Chiedono che si facciano le primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, lo chiedono in primo luogo al loro partito. “Mentre in tutta Italia in queste ore si decide con le primarie, a Brindisi qualcuno decide nelle stanze del caminetto. Serve questo passaggio democratico- dice alla platea Valentino– C’è una situazione schizofrenica dove qualcuno decide chi deve salire sul treno ma nessuno dice dove vuol andare questo treno. Vogliamo chiedere ai candidati sindaco cosa vogliono fare con la Tari (perché non ci siamo alzati al mattino è deciso di alzare il tributo ai cittadini),  con Multiservizi, con  lo shuttle.”

Valentino, che è portavoce della corrente che si definisce renziana,  auspica un’alleanza ampia che vede dai centristi sino alla coalizione di sinistra. “Sarebbe auspicabile- afferma Valentino– dialogare anche con la coalizione di sinistra già costituita trovando la convergenza su 4-5 punti. Non possiamo lasciare la città in mano ai 5stelle, saranno persone oneste ma senza competenze amministrative.”

Insomma gli uscenti si difendono dietro una frase che nell’arco della serata viene più volte ripetuta nei diversi interventi: “Chi ha sbagliato pagherà, ma non abbiamo sbagliato tutti. Cose buone questa amministrazione ne ha fatte.”

Poi le frecciatine contro Emiliano. “A Taranto sparano, a Bari sparano e per Emiliano Brindisi è la città mafiosa- afferma Vito Camassa, dirigente del partito- a Brindisi dove si vuole portare la Tap, si toglie il porto. Dove la Regione non  sostiene l’Università e il teatro, e  nessuna delle manifestazioni estive. Dove finalmente si stava redigendo il Pug  ma lo stava facendo il figlio del boss.”

Insomma una parte del Pd, quella degli amministratori uscenti, compresi i consiglieri e  assessori alleati,  vuol far sentire la propria voce, reclama un confronto, che  a suo dire starebbe mancano nel partito brindisino. Un atto di forza quella di questa sera, un  messaggio lanciato alla commissaria cittadina Antonica e a chi decide nelle stanze.

Lucia Portolano

 

8 Commenti

  1. è ora che si accomodino nei salotti domestici e discutano di sport. La politica è una cosa nobile..almeno dovrebbe…cerchiamo di iniziare un percorso nuovo. Il centrosinistra rimane un patrimonio, miglioriamolo, o forse ripariamolo dai guasti subiti

  2. Dove erano i consiglieri Brigante e Valentino quando la sezione digos della polizia acquisiva documenti sulla questione rifiuti?Ora tutti onesti con unico colpevole!!Avremmo senz altro apprezzato se avessero segnalato qualche irregolarita’ piuttosto che continuare ad appoggiare la mala politica adottatata da Consales.

  3. Ma se è vero che non guadagnano niente perché questo interesse? Abbiamo già dimenticato a che cosa avete contribuito? Al vostro posto mi ritirerei a vita privata.

  4. E avete anche la sfrontatezza e la faccia di bronzo di voler prendere la parola?
    E in questi anni anni cosa avete detto o fatto? Finora non è successo niente vero? E’ stato tutto uno scherzo.
    Non c’è niente di più vergognoso che credere alla stupidità dei cittadini!
    Roba da pazzi!

  5. Non vi crede nessuno. Mi spiace che professionisti debbano rimetterci la reputazione. Contenti loro. Forza cinque stelle, fate paura.

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