INTERVENTO/ Siamo davvero terrorizzati dalle ultime vicende politiche nella città di Brindisi.
In questi giorni stiamo assistendo alla solita corsa al nome con varie ipotesi di candidature per la guida della città di Brindisi “alcune già ufficializzate”.
Il male peggiore è che come spesso accade tutti i partiti e movimenti si preoccupano dei nomi ma nessuno si preoccupa a diffondere un programma serio, politico, economico, finanziario e sociale per lo sviluppo di un città ormai vicina al default.
Forse qualcuno non sa, che la città di Brindisi oggi potrebbe essere classificabile dalle primarie agenzie di rating come Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch nella più triste delle classi e cioè classe DDD (con rischio di default QUASI CERTO). Ma tutti i partiti e movimenti, nonostante a breve saremo chiamati alle urne, si preoccupano solo ed esclusivamente di mettere sul tavolo eventuali nomi spendibili per aggiustarsi le proprie coalizioni, e ancor peggio sistemarsi le proprie poltrone, tralasciando questo piccolo dettaglio del quasi default e del programma che OGGI COME NON MAI è di vitale importanza per la nostra città!
A nostro avviso questa città non ha bisogno di nomi ma di fatti concreti. Sarebbe auspicabile che i mass media locali coinvolgessero con singolari iniziative i cittadini dando più spazio a famiglie pensionati disoccupati e altri e meno ai partiti e movimenti. Così facendo molto probabilmente si potrebbero divulgare confronti, idee, soluzioni e sopratutto speranza!
Il nostro più grande auspicio è quello che la città di Brindisi possa ritornare alla ribalta per mano di un traghettatore “Manager Esperto” (magari estero) con comprovata esperienza nel salvataggio di aziende in default. Un Manager che sia capace di rilanciare tutte le zone economiche e sociali della città, come ad esempio la ormai “abbandonata a se stessa” zona industriale, “l’eccellenza esclusa da anni da tutte le competizioni” ossia sua eccellenza l’agricoltura, l’ormai reso a dir poco ridicolo porto, che sia capace di potenziare ulteriormente l’aeroporto, che sia in grado di valorizzare tutti i siti archeologici e culturali. Un manager che sia sopratutto un grande esperto nel sociale, che sia in grado di sistemare un volta per tutte la questione rifiuti (senza galera alcuna) e la delicata questione della partecipata multiservizi in balia della sorte!
Inoltre vorrei sottolineare che a breve numerose famiglie Brindisine si vedranno costrette a fare i conti con l’emergenza abitativa a causa della quasi imminente scadenza dei numerosi contratti di affitto sociali. Ovviamente tutte le famiglie più disagiate che non riusciranno a riscattare le abitazioni e o onorare i nuovi contratti rivalutati molto probabilmente saranno buttate fuori da casa.
Ma i partiti hanno un solo obbiettivo il NOME!!! Noi un altro vogliamo un MANAGER CAPACE!!!
Raffaele Tafuro
Presidente Comitato Vivere in Movimento
Di fronte ad una situazione della città di Brindisi, complicata, difficile, dovrebbero essere poco numerosi i candidati pronti ad assumere la carica di sindaco o di consigliere comunale. Il sacrificio richiesto è elevato, il successo improbabile. I candidati invece non mancano. Viene allora da chiedersi, se non si tratti di personaggi velleitari, non pienamente consapevoli delle improrogabili e sacrosante attese dei cittadini o, più probabilmente, di quanti non rinunciano a vedere il loro impegno in politica, come un’irrinunciabile occasione per evitare l’anonimato (ancorché virtuoso), per gestire potere, per trarre vantaggi personali.
Esatto. Siamo spessissimo di fronte a personaggi ( a volte “figuri”) che magari sono vagabondi in cerca di un lavoro di comodo da cui lucrare qualche annetto di stipendio, o che, come spesso accade, vedono nella politica il tramite per trarre i famosi vantaggi personali, venendo meno al settimo comandamento.
Proviamo a raccogliere le firme per il prolungamento del mandato
al commissario prefettizio dott. Castelli ?
lasciamo il commissario illustre persona onesta il resto via APPIA
Un manager, capace quanto sia, non riuscirebbe a fare nulla perché avrebbe le mani legate dalla legge, a differenza di un suo collega nell’azienda privata che ha carta bianca e possibilità di segare chiunque gli si metta di traverso. Un concetto del genere è già stato illustrato ampiamente , qualche settimana fa , su questo foglio da un altro lettore. Se non cambiano le regole del gioco, hai voglia a mettere manager o probi viri: i loro avversari politici li falcerebbero immediatamente con ricorsi, denunce, esposti per cui , prima o poi, si troverebbero indagati, denunciati e via discorrendo. Sempre se non venissero falcidiati prima dalle solite congiure di palazzo, cioè dai giochetti sporchi della politica, che qui a Brindisi, oltre che sporchi , sono anche ripugnanti e nauseabondi. Come d’altronde TUTTI i personaggi e protagonisti della politica locale.L’unica cosa che può, in questo momento, disinfettare Brindisi dallo sterco della politica e dai politici è un quinquennio di commissariamento, senza se e senza ma.Poi si vedrà.
non ti far sentire, se dici manager straniero ci ritroviamo subito haralambides