BRINDISI – Uno studio per monitorare l’impatto delle sorgenti emissive di Brindisi e Taranto sulle matrici ambientali e sugli indicatori sanitari, considerando nelle ricadute anche la provincia di Lecce, dove il livello di percezione del rischio ha determinato l’interessamento diretto di soggetti istituzionali. Obiettivo del progetto Jonico Salentino del’Arpa, con l’ausilio di Ares e le ASL di Taranto, Brindisi e Lecce, delle Università e i Centri di Ricerca pugliese, dell’ISS e dell’Università di Milano, è identificare i profili di rischio dei cittadini della macro area Jonico‐Salentina in funzione della loro esposizione “attuale” a tutte le possibili sorgenti inquinati. Oggetto della valutazione saranno le esposizioni ambientali derivanti da fonti industriali, dalla combustione di biomasse, dal traffico stradale, navale e aeroportuale, e di origine naturale (radon). Sotto la lente, l’inquinamento atmosferico, la rumorosità ambientale e la contaminazione indoor da radon.
Se gli impatti dovuti alla contaminazione del suolo riguardano le acque superficiali e sotterranee, l’atmosfera e la catena alimentare determinando rischi, a volte gravi, per la salute umana, allora si rende necessario intervenire in tal senso.
Gli esiti sanitari che saranno considerati sono quelli legati alla salute materno‐infantile (indicatori di salute riproduttiva e di salute nei primi anni di vita, incluso lo sviluppo cognitivo e le malformazioni neonatali); le patologie respiratorie e cardio‐vascolari acute e croniche in età adulta.
La valutazione del rischio di esposizione (Risk Assessment) sarà effettuata attraverso i metodi tradi-zionalmente utilizzati nei rapporti di Valutazione di Danno Sanitario redatti ai sensi della LR 21/2012 e del RR24/2012, sia attraverso metodi innovativi di elaborazione di informazioni chimiche (relative al parti-colato atmosferico, alle sue componenti ed agli idrocarburi aromatici), fisiche (meteorologia, radon e ru-more), tossicologiche ed epidemiologiche.
La procedura, di nuova generazione, che considera tutti i determinanti della salute (biologici e genetici, ambientali e occupazionali, sociali e comportamentali) e le interazioni con i fattori di rischio permette di effettuare un Risk assessment “multi sources” e “multiple pathways” ed ottenere una più accura-ta valutazione del rischio sanitario. Un metodo che pone attenzione alla valutazione del potenziale geno-tossico degli inquinanti, promuovendo l’utilizzo di nuovi indicatori di effetto (endpoint) ottenu-ti sia da studi di tossicità in vitro e in vivo che di biomonitoraggio umano (sangue, urine e esalato).
Il progetto Jonico‐Salentino è composto da 2 sub‐progetti, di cui uno di carattere più generale che considera l’intera macro‐area Jonico‐Salentina ed uno di dettaglio focalizzato sulle aree caratterizzate da elevata criticità ambientale e/o da sussistenza di danno sanitario.
Il primo, di tipo ambientale, valuta la qualità dell’aria nelle tre province di interesse (Taranto, Brindisi e Lecce) basandosi su dati reali ottenuti presso le centraline della qualità dell’aria e su stime di ricadu-ta delle emissioni al suolo, ottenute dalla modellistica diffusionale applicata ai dati dell’inventario del-le emissioni e ai dati meteo. L’integrazione di modelli numerici ed informazioni sperimentali (data assimilation) permetterà di ottenere informazioni più realistiche sia della distribuzione che dei valori di concentrazione al suolo. A questo, si aggiunge la valutazione della tossicità del particolato atmosferico uti-lizzando sia test in vivo che in vitro su linee cellulari umane di epitelio e di fibroblasti esposte “diret-tamente” (interfaccia aria‐liquido) e “in campo” a flussi di aria atmosferica campionati presso i siti di moni-toraggio oggetto di studio.
In parallelo, sarà condotto un approfondimento sulla salute materno‐infantile monitorando gli am-bienti, lo stile di vita e l’esposizione di bambini di età scolare nella città di Taranto, integrando il progetto CCM coordinato dall’ISS e denominato “Studio di biomonitoraggio e tossicità degli inquinan-ti nel territorio di Taranto”, nella provincia di Lecce estendendo il progetto MAPEC‐LIFE e nella città di Brindisi. Nei siti di interesse saranno condotte campagne di misura mirate, utilizzan-do strumentazione di nuova generazione con fine di monitorare in tempo reale l’andamento dei prin-cipali inquinati atmosferici, identificare le sorgenti emissive e valutare la presenza di eventi a breve durata e/o vento selettivi.
BrindisiOggi
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