Arpa, nasce un modello per misurare qualità dell’aria nel Salento

BARI – L’Arpa Puglia avvia il servizio di previsione dello stato della qualità dell’aria sulla Puglia e sull’area di Taranto, dotandosi di un sistema modellistico previsionale in grado di produrre giornalmente, per il giorno corrente ed i due successivi, i dati di inquinamento dei principali inquinanti normati dal D. Lgvo 155/2010.

Per conoscerli, basterà accedere a link http://cloud.arpa.puglia.it/previsioniqualitadellaria/index.html e si potranno visualizzare selezionando l’area di interesse “Puglia” o “Taranto” dalla velocità e direzione del vento ora per ora alle mappe  di  concentrazione  al  suolo  dei  valori  massimi  giornalieri  per  l’ozono  (O3),  il biossido di azoto (NO2) e il biossido di zolfo (SO2), le mappe di concentrazione al suolo dei valori medi giornalieri per le polveri sottili (PM10) e il biossido di zolfo (SO2) e le mappe di concentrazione al suolo dei valori massimi giornalieri calcolati come media su 8 ore per l’ozono (O3) e il monossido di carbonio (CO).

I 3 giorni di previsione potranno essere visualizzati cliccando sulle frecce in alto a destra e sinistra (riquadri  rossi  in  fig.  1,  dx),  mentre  la  scelta  dell’inquinante  da  visualizzare  si  potrà  effettuare  selezionando il tasto in basso sotto la mappa: In questo modo si potrà avere una informazione completa dello stato della qualità dell’aria per il giorno in corso e per i due successivi sull’area selezionata.

Il cuore del sistema modellistico previsionale, implementato da Arianet S.r.l. e gestito dal Centro Regionale Aria (CRA) di Arpa Puglia, è il FARM (Flexible Air quality Regional Model), un modello fotochimico  euleriano  tridimensionale  in  grado  di  simulare  il  trasporto,  la  dispersione,  le  trasformazioni chimiche e la deposizione di inquinanti aeriformi e del particolato.

Un modello alimentato giornalmente con i dati delle emissioni  in  aria, forniti  dagli  inventari  emissivi di ARPA (Inemar Puglia, http://www.inemar.arpa.puglia.it/) e di ISPRA, con le previsioni meteorologiche,  fornite  dal  Servizio  Agenti  Fisici  della  Direzione  Scientifica  di  Arpa  Puglia  (www.arpa.puglia.it/web/guest/serviziometeo), e con le previsioni di qualità dell’aria, acquisite dal sistema modellistico fotochimico nazionale Quale Aria. “È elevata la percezione soggettiva del rischio nelle comunità locali: questo ha portato ad un crescente bisogno di conoscenza della popolazione, che  si  esprime  attraverso  le  numerose  richieste  rivolte  ad  ARPA  e  alle  ASL  circa  le  possibili  ricadute in termini sanitari legate all’esposizione agli inquinanti ambientali, anche al di fuori delle aree direttamente caratterizzate da note criticità – scrive l’Arpa in una nota – Per questo, abbiamo voluto sviluppare  un  progetto di  ricerca  che  fornisca  informazioni  scientifiche evolute su ciascun punto della filiera ambiente e salute, in modo da definire quali‐quantitativamente l’impatto delle sorgenti emissive di Brindisi e Taranto sulle matrici ambientali e sugli indicatori sanitari, considerando nelle ricadute anche la provincia di Lecce, dove il livello di percezione del rischio ha determinato l’interessamento diretto di soggetti istituzionali. Tutto per identificare i profili di rischio dei cittadini della macro area Jonico‐Salentina in funzione della loro esposizione “attuale” a tutte le possibili sorgenti inquinati”.

Foto repertorio

BrindisiOggi

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