BRINDISI-Hanno circa 12 anni, si tagliano, si feriscono e commentano con gli amici. Sarebbero tre per ora i casi segnalati nelle ultime settimane a Francavilla Fontana in una scuola media della città. Ragazzini che si tagliano i polsi, sotto i piedi. Una mamma si sarebbe accorta di ciò che accadeva attraverso un messaggio sul cellulare della figlia e avrebbe chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Nel messaggio si commentava il gesto, la sensazione provata. Un dialogo tra due fidanzatini. Forme di autolesionismo che ormai sono frequenti tra i ragazzi.
Un fenomeno che si sta diffondendo soprattutto tra le ragazze dai 13 ai 16 anni. Ma a Francavilla le segnalazioni fatte parlano di 12enni, ci sono anche maschi.
Viene chiamato “cutting” una forma di autolesionismo giovanile, tagli con lamette, vetri, oggetti appuntiti. Lo scopo quello di far uscire il sangue, di provare dolore.
Qualcuno lo attribuisce ad un rabbia interna per un’ingiustizia subita, o per una sensazione di fallimento, ma anche per quel senso di proibito e onnipotenza.
Non si ha ancora contezza dei numeri sul fenomeno, ma sono in pochi a parlarne e non sempre i genitori se ne accorgono. In alcune scuole sono stati creati dei centri ascolto con degli psicologi. Ma sono tanti i casi che restano nel silenzio.
Lu.Po.
“COMPLIMENTI ALLA REDAZIONE BRINDISI OGGI PER LA SUA SEMPLICITA’ COMUNICATIVA”.
La colpa è SOLO e SOLTANTO dei genitori! Lo volete capire o no? I centri di ascolto? Ma fate i centri di EDUCAZIONE per i genitori che è meglio!!!!