Simona Pino d’Astore candidata sindaco, “Basta tangenti, la città chiede lavoro e dignità”

BRINDISI – Si è presentata alla città nella serata di ieri (19 febbraio) la candidata sindaco Simona Pino d’Astore, sostenuta da tre liste civiche.

Piglio deciso, quello della consulente marketing e per l’internazionalizzazione delle imprese, con trascorsi nel giornalismo e nella dirigenza di Alleanza Nazionale. Classe ’71, Simona Pino D’Astore ha presentato la propria candidatura alla città sostenuta da tre liste civiche e un desiderio: liberare la sua Brindisi da un sistema radicato nel tempo ma che non gioverebbe alla crescita del territorio.

“Possiamo paragonare Brindisi ad un libro di trigonometria, pieno di “tangenti” – sostiene la Pino D’Astore, con un gioco di parole, nemmeno tanto velato – La nostra città ha offerto molto alle grandi aziende, senza diretti benefici per chi ci abita. Se le aziende vorranno restare, chiederemo loro ricadute effettive per il territorio: posti di lavoro, in primis. Lo faremo – spiega – durante le gare d’appalto, con un capitolato specifico in cui chi prenderà punteggio saranno le aziende che daranno più posti di lavoro ai brindisini”.

Nella sua corsa a Palazzo Nervegna Simona Pino D’Astore è sostenuta da tre liste civiche: “Brindisi Piazza Pulita”, “Un’amica in Comune” e “Brindisinazione”.

“Siamo aperti alla società civile, niente partiti istituzionali: se vorranno, si uniranno a noi con liste civiche. Come nelle nostre, anche tra le loro fila dovranno esserci persone nuove, che dalla politica non hanno mai avuto nulla e che hanno solo una missione: lavorare per Brindisi – spiega la Pino D’Astore, che lancia un messaggio ad alcuni cittadini- In campagna elettorale, si offriranno di darvi soldi o pagarvi le bollette. Una volta accettato, rideranno della vostra dignità. Conosco le dinamiche dei partiti, ho vissuto da vicino le campagne elettorali. Non fatevi più ingannare”.

BrindisiOggi

9 Commenti

  1. Non era e non é mia intenzione polemizzare. Ho grande stima per lei per quanto sin ora letto. Questa volta non sono daccordo, non me ne voglia. Ben venga una divergenza costruttiva. Saluti.

  2. ” LA DOMANDA DA FARSI…..CHI” GESTIRA’ LA CITTA'”IN QUALE AMBIENTE ENTRA” se questo, non viene disinfettato? qualcuno può rispondere.

  3. I NOMI CHE LEGGO MI FANNO TUTTI RIDERE, LA POLTRONA E’APPETIBILE MA O SI LAVORA PER IL BENE DELLA NOSTRA CITTA’ O RESTATE NELLE VOSTRE CASE ,HO LETTO UN SACCO DI NOMI DI MEDICI ,AVVOCATI MA TUTTE QUESTE PERSONE PRIMA DOV’ERANO VISTO CHE IN CONSIGLIO DI VERI BRINDISINI NON CE NE SONO,UNA CITTA’CHE STA MORENDO PER TUTTE LE TASSE CHE HANNO MESSO,NON C’E’PROSPETTIVA DI LAVORO SE HAI PIU’DI TRENT’ANNI,E’SPORCA,NON SI PUO’APRIRE UN NEGOZIO CHE COME ALZI LA SERRANDA GIA’DEVI METTERE DA PARTE LE TASSE COMUNALI,LE CACCHE DEI PICCIONI CI SOMMERGONO PERCHE’E’UNA SPECIE PROTETTA .MA NON DOVREMMO ESSERE NOI CITTADINI LA SPECIE PROTETTA?CI VUOLE UNA PERSONA CON LE PALLE CHE RAGIONI COL SUO CERVELLO E NO SI LASCI INTIMIDIRE DAI VARI EMILIANO ECC VOGLIAMO DI NUOVO LA NOSTRA BELLA CITTA’PULITA ,CHE LA SERA SIA ILLUMINATA CON BELLE VETRINE E SICURA PER POTER FARE QUATTRO PASSI NON SE NE PUO’PIU’DI UNA CITTA’DIVISA RTRA I RICCHI E I POVERI ,E GIA’C’E’CHI HA MESSO LE MANI SULLA CITTA’E NON PERMETTE A NESSUNO DI APRIRE NUOVE ATTIVITA’,MA NON CI AVETE FATTO CASO?IL CORSO E’ PIENO DI BAR ,PIZZERIE PSEUDO RISTORANTI,PATATINE KEBAB,PUB SUPERMERCATI ,VI SEMBRA POSSIBILE?IO FRANCAMENTE SONO STUFA DI VEDERE QUESTO SCEMPIO NON M’IMPORTA IL PARTITO MA VOTERO’SOLO LA PERSONA CHE RITERRO’DEGNA DEL RUOLO CHE DEVE ASSUMERSI, SE NO NON VOTO

  4. Come un copione già scritto da questo mese fino a giugno in cui si dovrà eleggere il sindaco escono i buoni samaritani tutti con una frase ad effetto e tutti paladini della giustizia sociale.
    Più lavoro, meno tangenti, ecc.
    Ma chi ci crede più.Non dico che ci si deve arrendere all’evidenza di questi ultimi quarant’anni, o forse si?
    Quante figurine abbiamo visto di gente che si ricicla al comune?Il problema è che la politica appare per quella che è:un affare sporco.Perché non si estromettono gli imprenditori dalle cariche comunali?Inutile sottolineare i conflitti di interesse.Perché non verificare prima la situazione fiscale di chi si promette a paladino della libertà invece di eleggerlo sindaco e poi arrestarlo?
    Adesso tutti prendono le distanze come se in quella melma non avessero sentito il puzzo della disonestà.Sono indignato nei confronti di chi ha rubato la nostra vita .

  5. Mi spiace ripeterlo anche oggi:un candidato/a diventa credibile e votabile solo nel momento in cui rende pubblici in modo chiaro i punti principali del suo programma politico.
    A questo devono seguire occasioni d’incontro con la cittadinanza per ascoltare e recepire le istanze dei vari quartieri, nessuno escluso.
    Se mancherà fin dall’inizio questo filo diretto tra candidato sindaco e cittadinanza, si perderà soltanto del tempo , senza la volontà di far rinascere questa città.

  6. Brindisi ha “anche” ciò che lei, sig. De Cristofaro, dice. Ha posizione geo-politica strategica, ha un porto, un aeroporto, una stazione ferroviaria nel pieno centro della cittá. Ha cittadini capaci e con buona attitudine al lavoro; ci sono, forse in ombra, ottimi imprenditori e una buona schiera di industriali. Abbiamo un centro storico ed una costa da riabilitare. Ad oggi, la dott.ssa Pino d’Astore, é la migliore alternativa al catastrofico panorama politico ed alla sottomissione al presidente della Regione. Le bollette se possiamo le paghiamo, ma nessuno si vende per questo.

    • “…ottimi imprenditori e una buona schiera di industriali…”. Scruto da anni l’orizzonte per vedere qualcuno di quelli che lei dice, ma non ne scorgo alcuno. Forse chi c’era ha tagliato la corda all’estero? Peracottari d’impresa, principianti allo sbaraglio, bottegai da quattro soldi che si credono imprenditori , elemosinieri presso politici e mammasantissimi..quelli si: ve ne sono tanti qui a Brindisi.Il resto solo Fantasyland, quella di Walt Disney. Ricorda?

  7. Non metto in dubbio le buone intenzioni di questa gentile signora, ma le chiedo: dove stanno, o staranno, le aziende che vogliono restare a Brindisi? Tra quelle pochissime che restano, abbiamo notizia che stanno per sbaraccare e cambiare aria.Cosa offriamo noi? Cosa ha Brindisi per la quale una ipotetica azienda debba venire qui? Il mare? Le puccette con le olive? La colonna romana? Il monumento al marinaio? La festa di S.Teodoro? Le fritte di una nota friggitoria in centro? Non so, non mi sovviene più nulla……Per quanto riguarda le bollette, credo che vi siano tantissimi brindisini che non sanno come pagarle. E voteranno chi le pagherà al posto loro.Rideranno di loro? Lo faranno sempre…bolletta o meno.

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