OSTUNI – Avrebbe avuto un fucile a canne mozze nell’auto: per gli inquirenti, l’uomo fermato sarebbe stato pronto ad un regolamento di conti con chi avrebbe con lui debiti legati a della droga non pagata.
L’uomo fermato dalla Squadra Mobile del Commissariato di Polizia di Ostuni è Cosimo Lacorte, 36enne ostunese, già noto alle forze dell’ordine per tentata rapina e tentato sequestro di persona, spaccio di sostanze stupefacenti e
psicotrope, oltre a guida sotto l’influenza di alcool.
Durante l’arresto in flagranza di reato avvenuto questa notte (8 febbraio), Lacorte è accusato di porto, detenzione, alterazione illegali di arma da fuoco e ricettazione, compendio di furto.
Nella serata di ieri (8 febbraio) la polizia aveva predisposto servizi specifici di controllo del territorio, con riguardo al centro della città. La serata di controlli è culminata in un servizio di verifica all’interno di un bar, dove vi erano diversi soggetti già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona, il patrimonio e per droga. Tra di essi, anche un uomo che alla vista degli agenti avrebbe mostrato segni di insofferenza.
Una volta perquisito, da una delle due tasche dei pantaloni, sarebbe stato rinvenuto un involucro trasparente con 1 grammo di cocaina. A quel punto, visto che l’uomo si sarebbe mostrato sempre più irrequieto, gli agenti hanno deciso di passare al setaccio l’autovettura dell’uomo. Nascosto sotto il tappetino del lato passeggero, i poliziotti avrebbero rinvenuto un fucile a canne mozze con l’impugnatura alterata e due cartucce calibro 12, per le quali il fucile era modificato.
Una volta in commissariato, l’arma sarebbe risultata, dopo alcune verifiche, rubata, parte di un ingente furto avvenuto nel 2013 a Sogliano Cavour (Lecce). Nei prossimi giorni si svolgeranno altri controlli per verificare se l’arma è stata usata in alcuni reati.
Nelle intenzioni dell’uomo, secondo gli investigatori, vi sarebbe stata la premeditazione di un regolamento di conti con un uomo che aveva contratto un debito con Lacorte per droga: per gli agenti, la cocaina sequestrata sarebbe stata utilizzata come stimolante per l’azione delittuosa.
Cosimo Lacorte, quindi è stato arrestato. Su disposizione del pm di turno Chimienti, l’uomo è stato condotto nel carcere di Brindisi.
BrindisiOggi
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