BRINDISI- Trentadue consiglieri comunali su trentadue rassegnano le dimissioni , si chiude così l’era Consales per il comune di Brindisi.
E’ questo l’epilogo di una delle pagine più tormentate della politica brindisina.
“Era possibile evitare questo epilogo drammatico. Avevamo più volte chiesto in questi anni le dimissioni del Sindaco e lo scioglimento del consiglio comunale per le evidenti difficoltà di una maggioranza tutta tesa alla gestione del potere. Tutto inutile, tanti gli interessi per andare avanti ad ogni costo”.
Così Riccardo Rossi, Brindisi Bene Comune, descrive i mesi appena trascorsi. Racconta anche della raccolta firme per sfiduciare il primo cittadino.
“Oggi però altrettanto fermamente dobbiamo dire che non può pagare solo Consales -sottolinea Rossi- che è stato il terminale politico di questa rete di interessi che ha messo le mani sulla città, spartendosi ogni posto di potere. Una perenne lotta con le tante Giunte che si sbriciolavano sotto le spinte dei vari gruppi. Decine di assessori di cui non si ricorda alcuna traccia. Adesso parte l’operazione più infame, quella in cui questi signori sono ormai espertissimi: Lo scarica barile, nel nostro caso lo scarica Consales”.
Secondo Bbc quindi la responsabilità sarebbe politica e non personale
“Adesso invece la città deve reagire, non può pagare solo Consales. Tutto il sistema di potere che ha sostenuto Consales deve essere smantellato”.
Non la pensa così il segretario provinciale di Ncd/Ap , Ciro Argese, sino ad ora vicino a Consales con il famoso Laboratorio “Le vicende brindisine non hanno nulla di politico e dunque appare pretestuoso confondere il ruolo delle alleanze politiche con scelte di natura personale che, al contrario, sono di competenza solo della magistratura e della propria coscienza”.
“Dunque non può essere assolutamente addebitato a questo già ampiamente rodato modello politico la fine dell’amministrazione brindisina-conclude Argese- ma solo a errori personali (che comunque dovranno ancora essere vagliati dai giudici) e che dipendono esclusivamente da chi, eventualmente, li ha commessi”.
Come Bbc anche l’Udc intravede delle responsabilità politiche più che individuali: “Le responsabilità politiche, per propria natura, non sono mai esclusivamente di natura individuale. Certamente non vi è alcun dubbio sul fatto che esse responsabilità debbano essere gradate in rapporto alla rilevanza del ruolo ricoperto dai singoli e dai partiti- dice Eupreprio Curto- Ma è pur vero che non può esservi alcuna esitazione nell’ascrivere anche ai partner minori la propria quota parte di responsabilità, in ispecie quando sin troppo ostentatamente essi hanno agitato il vessillo del rinnovamento politico quale garanzia di una rinnovata (non è dato sapere se in meglio o in peggio!) etica pubblica”.
Per il resto l’Udc è già pronta a rimettersi in gioco.
BrindisiOggi
Rimettersi in gioco?
E’ dunque un gioco la vita di tante famiglie dimenticate da questa politica dei compromessi?
Siamo alle solite adesso si aprirà il solito siparietto della caccia alle poltrone e delle promesse che non saranno mantenute.Questa città ha dimostrato di non imparare dagli errori.Si parla di 4 sindaci arrestati ma non dei personaggi che hanno sostenuto questi delinquenti.
Giunte fatte e disfatta tanto lo stipendio è pagato dai cittadini,che vergogna.
Un bel comitato di noi cittadini ……. Sono l’asse della vergogna senza spine dorsali .
Troppo facile ora. Che bella figura, che belle persone che siete. Ma che idea avete dei brindisini ? Ne riparliamo a giugno. Elettori tenete bene in mente l’attuale formazione e chi non ha la dignitá delle proprie responsabilitá.
Noto, di certo senza sorprendermi, come sono scomparsi due articoli facenti capo a quei personaggi in foto, molto probabilmente a causa del tenore dei commenti che giungevano in redazione. E mi immagino cosa potevano contenere. Non c’è che dire: è iniziata l’era degli “stracci in faccia”, e di cosa siano intrisi questi stracci è ben facile intuirlo.Brindisi, nella sua miseria materiale e morale,nella sua abissale ignoranza e delinquenzialità diffusa consuma l’ultimo atto di una triste commedia, apprestandosi ora a metterne in scena un’altra, tragicomica e deprimente,nella quale i personaggi ( o meglio i figuri) della locale politica si scanneranno a morte per riassettarsi nel potere.A volte ritornano? No, non sono mai andati via: sono stati sempre tra noi!!!!! La maledizione continua…..