CEGLIE MESSAPICA- Spacciavano grossi quantitativi di droga ed usavano due bimbi piccoli per occultarla.
14 persone sono finite in manette con l’accusa di spaccio continuato di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità e del coinvolgimento di minori.
Di queste 14 persone, 12 sono uomini e 2 sono donne.
Finiscono in carcere: Vito Pietro Lanzillotti, 43 anni di Ostuni; Cosimo Maggiore, 44 anni di Ceglie Messapica; Grazia Parisi, 39 anni di Ceglie Messapica; Romeo Parisi, 31 anni di Ceglie Messapica; Vito Parisi, 38 anni di Ceglie Messapica; Orazio Vitale, 39 anni di Taranto.
Ai domiciliari : Leonardo Fumarola, 33 anni di Martina Franca; Rocco Fumarola, 33 anni di Mesagne; Donato Pugliese, 27 anni di Ceglie Messapica; Antonio Ruggiero, 44 anni di Oria; Vincenzo Alò, 41 anni di Villa Castelli; Marianna Fella, 27 anni di Ceglie Messapica; Roberto Pignatelli, 29 anni di Grottaglie; Francesco Cirasino, 33 anni di Ostuni.
L’operazione “Free Castles” condotta dai carabinieri di Francavilla Fontana, al comando del capitano Nicola Maggio, ha consentito di smantellare una vasta organizzazione a capo della quale vi era un soggetto, già noto alle forze dell’ordine: Vito Parisi, 38 anni di Ceglie Messapica.
Le indagini partono proprio dall’arresto di Parisi a febbraio del 2013. L’uomo viene trovato in possesso di 3,5 Kg di cocaina, 10 kg di hashish, 7mila euro in contanti più altri libretti bancari e postali sui quali era depositano altro denaro, il tutto ritenuto provento di spaccio.
Dopo due mesi, Parisi viene condotto ai domiciliari. Raggiunge la sua abitazione il 19 aprile alle 16.30. Dopo qualche ora , alle 18, Parisi è già in contatto con i suoi uomini e fornisce le direttive per continuare l’attività di spaccio.
Le indagini dei carabinieri quindi continuano e si avvalgono delle intercettazioni ambientali e telefoniche.
Lo stesso Parisi consiglia ai suoi di cambiare periodicamente utenza telefonica in modo da non essere intercettati, ma non sa che i militari monitorano una vettura all’interno della quale avvengono sconcertanti conversazioni.
La droga viene occultata addosso a due bambini di 5 e 3 anni , figli di due indagati. I piccoli vengono istruiti a dovere in modo da eludere i controlli dei carabinieri se mai ve ne fosse stato bisogno.
Dosi nascoste nel giubbotto o addirittura nel pannolino del più piccolo, bambini pronti a negare dinnanzi alle domande dei carabinieri.
Ma la droga veniva occultata anche nelle campagne all’interno di muretti a secco, utilizzando i famosi involucri di plastica degli ovetti Kinder.
Durante le indagini più volte i militari intercettano i nascondigli e all’insaputa degli indagati prelevano la droga e la fanno sparire.
“Sarà stato un infame” diranno gli indagati scoprendo che la droga non c’è più e mai sospettando che siano stati i carabinieri.
Il giro d’affari smantellato dai militari conta almeno mezzo milione di euro tra cocaina purissima e hashish, tutto smerciato nella provincia brindisina.
PRESENTAZIONE FREE CASTLES – Copia 2
Lucia Pezzuto
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