ANDRIA – Possesso di materiale esplodente e oggetti atti a offendere, alcuni accusati anche per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Con queste accuse sono stati fermati e arrestati 6 tifosi del Lecce, nel pomeriggio di ieri (18 gennaio) fuori dallo stadio “Degli Ulivi” di Andria, per l’appuntamento previsto dal calendario di Lega Pro tra Andria e la squadra giallorossa.
Gli scontri sarebbero avvenuti prima dell’inizio del match, al’esterno dello stadio: circa una 40ina di tifosi senza biglietto e tessera del tifoso, avrebbero provato a forzare gli ingressi dell’impianto sportivo. Una volta che si è avvicinata la polizia, i facinorosi sono scappati, lanciando fumogeni e petardi alle forze dell’ordine. Feriti, seppur lievemente, un finanziere e un poliziotto.
Ben 11 di loro sono stati trovati con spranghe e bottiglie, ma solo per sei di essi è scattato l’arresto: tutti di età compresa tra i 24 e i 32 anni. Si tratta di 5 leccesi e di un 26enne brindisino: Antonio Alessandro, nato a San Pietro Vernotico ma residente a Tuturano. I restanti 5 sono stati denunciati, ma per tutti e undici i fermati sono stati raggiunti da Daspo, che vieta loro di essere presenti alle future manifestazioni sportive.
Gli scontri sono poi continuati anche al termine della partita, terminata sullo 0-0. Un gruppo di tifosi di Bari ha improvvisato una sassaiola contro i tifosi giallorossi, cercando poi lo scontro, evitato dall’intervento delle forze del’ordine.
I 6 arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Trani, oggi verranno processati per direttissima nel Tribunale di Trani.
Foto corrieresalentino.it
BrindisiOggi
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