ROMA – Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) autorizza l’esecuzione del programma di prosecuzione dell’esercizio d’impresa per il gruppo Mercatone Uno. Resta ancora fuori il punto vendita di Brindisi, con una speranza nel futuro di veder riaprire le porte del proprio punto vendita.
Il programma presentato lo scorso 5 ottobre dai commissari straordinari Sgaravato e Tassinari prevede la prosecuzione dell’esercizio dell’impresa, in vista della dismissione in continuità del Gruppo Mercatone Uno.
La prevista cessione in continuità del Gruppo Mercatone Uno ad un operatore dotato di professionalità e risorse adeguate per il rilancio dovrà avvenire entro un anno mediante procedura competitiva, le cui modalità e termini saranno contenuti in un bando pubblico di prossima pubblicazione.
Quella della cessione del gruppo viene ritenuta l’opzione strategica più opportuna, dopo 8 mesi di gestione commissariale.
Il percorso indicato nel Programma prevede, oltre a quelle già effettuate, la riapertura di ulteriori quattro punti vendita entro la metà del 2016 ed in particolare: Beinasco (TO), Sambuceto (CH), Misterbianco (CT) e Arzano (NA) per un totale di 60 punti di vendita.
Se l’andamento delle vendite dovesse proseguire nel percorso di crescita avviatosi negli ultimi mesi, i Commissari Straordinari non escludono, ove ne ricorressero le condizioni, la possibilità di poter aprire ulteriori punti vendita.
Il Gruppo Mercatone Uno tornerà, quindi, a presidiare, con oltre 300.000 metri quadri di superficie di vendita, le principali aree metropolitane italiane (fra cui Roma, Milano, Firenze, Torino, Bologna, Bari, Napoli, Catania) e le zone di maggiore interesse commerciale in Italia, con un fatturato di circa mezzo miliardo di euro. Numeri che collocano stabilmente Mercatone Uno tra i leader della distribuzione del mobile in Italia.
I commissari, con il loro staff, sono stati impegnati negli ultimi mesi nel salvataggio del gruppo e con la gestione tecnica, che oggi porta ad un nuovo passo in avanti nel futuro del Mercatone Uno, con la speranza che presto anche su Brindisi possano tornare gli investimenti del gruppo, con opportune ricadute occupazionali sul territorio.
BrindisiOggi
Si legge nell’articolo: “…e le zone di maggiore interesse commerciale in Italia..”. Per caso Brindisi ricade tra queste? Al popolo( spesso bue) che legge, lascio la risposta.