BRINDISI- Non si esclude nessuna ipotesi, ma l’attenzione degli investigatori è soprattutto rivolta al ruolo ricoperto all’interno dell’Asl brindisina. Dopo l’atto intimidatorio all’avvocato Alfredo Perricci, dirigente dell’Ufficio Legale della Asl di via Napoli ma anche e soprattutto presidente della commissione provvedimenti disciplinari dell’azienda sanitaria, in molti chiedono di fare chiarezza sull’accaduto. Ieri pomeriggio poco prima delle 17 l’auto del dirigente è stata incendiata quando era parcheggiata nel cortile della stessa Asl al quartiere Casale. Non si hanno dubbi sull’origine dolosa dell’incendio. Perricci è di Mesagne, ed è proprio dal suo paese che ci sono stati i primi attestati di solidarietà nei confronti di un professionista serio e integerrimo. Solidarietà è stata espressa dall’onorevole Toni Matarrelli, ma anche dal Comune e dal sindaco di Mesagne, così come dal presidente dell’Antiracket di Mesagne Fabio Marini. Tutti sollecitano le forze dell’ordine e gli organi inquirenti a individuare i responsabili di tale gesto al più presto.
Sul fatto indagano gli agenti della Squadra mobile di Brindisi, coordinati dal vice questore Alberto Somma. Non è la prima volta che un dirigente dell’azienda sanitaria locale viene preso di mira. Era già accaduto all’ex direttore generale Paola Ciannamea che ricevette dei proiettili, così come fu selvaggiamente aggredito sotto casa il direttore amministrativo Rossi. Oggi è toccato al legale. Che in questo ultimo anno è stato particolarmente impegnato con la commissione per i provvedimenti disciplinari, soprattutto dopo l’inchiesta che portò all’arresto di numerosi dipendenti Asl per presunte gare truccate e tangenti. Lo stesso Perricci nel 2013 e 2014 aveva ricevuto due lettere anonime alquanto diffamatorie. Tutto è all’attenzione degli organi inquirenti.
Lu.Po.
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