MELENDUGNO- Alcune particelle di terreno interessate dal gasdotto Tap sono le stesse che risultano danneggiate per la Xylella , e il Comune di Melendugno invia gli atti alla Procura. Nel mirino “questa coincidenza” sulla quale sia il Comune che gli attivisti, che si sono riuniti nel movimento NoTap contro il gasdotto che dovrebbe approdare sulle spiagge di San Foca, chiedevo di indagare, di fare chiarezza. Il Comune di Melendugno ha inviato ai magistrati l’atto datato settembre 2015, con il quale l’ufficio tecnico comunale, così come richiesto dall’Ufficio fitosanitario regionale, aveva segnalato un elenco di aziende che hanno autodenunciato danni da Xylella fastidiosa. Le aziende autodenunciate per le quali poi c’è stato l’accertamento erano 29 nel solo comune di Melendugno.
Tra le autodenunce risultano molte delle particelle interessate dal gasdotto TAP. In queste anche la zona, 13 particelle in tutto, dove è previsto il cantiere più grande. La questione non riguarda solo Melendugno ma anche i terreni del brindisino, per i quali è previsto il passaggio di Snam, oggi interessati a Xylella.
“È singolare- dicono dal movimento NoTap- che dove TAP debba reimpiantare sia stata denunciata la Xylella in tempi non sospetti. Solo ora che c’è il sequestro questo è un problema, ma a settembre era una manna dal cielo che avrebbe fatto risparmiare un sacco di soldi per la messa in dimora e reinpianto.”
Questo perché il ministero aveva previsto che al passaggio del gasdotto fossero sradicati gli alberi e poi reinpiantati. Ma è ovvio che lì dove gli ulivi fossero stati abbattuti per Xylella nella stessa zona non si poteva più reinpiantare, quindi una spesa in meno.
Ora la Procura ha bloccato tutto con il sequestro degli alberi infetti. E quindi bloccato anche alcuni tratti del percorso Tap.
Foro repertorio
Lucia Portolano
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