BRINDISI-Rimasto chiuso per oltre dieci anni, inutilizzato e anche coinvolto in una bufera giudiziaria. Il grande palazzo di vetro alla zona industriale di Brindisi di proprietà del consorzio Asi a breve entrerà in funzione. Non prima però di aver terminato i nuovi lavori di ristrutturazione necessari dopo la visita dei ladri e degli impianti ormai obsoleti. Per i quali il consorzio ha sborsato circa 350 mila euro che si vanno ad aggiungere ai 3 milioni 266mila euro spesi per realizzarlo.Insomma alla comunità la struttura di quello che sarebbe dovuto essere un centro servizi è costato quasi 4 milioni di euro. Sono infatti in corso alcuni lavori di edilizia e di impiantistica termica per poi destinare l’edificio agli enti e all’azienda che si sono aggiudicati l’affitto degli uffici.
Il consorzio Asi ha infatti bandito una gara per la manifestazione di interesse di aziende ed enti per l’utilizzo dei tre piani della grande struttura, nata per essere adibita a centro servizi da fornire alle realtà imprenditoriali e industriali presenti alla zona industriale. A breve diventerà la sede degli uffici di Cna e Camera di Commercio.
Si sono infatti aggiudicati la locazione dell’immobile il Cna e la ditta Perauto informatica. Ciascuna occuperà una parte della struttura, pagando 4 euro al metro quadro per circa 1800 metri quadrati. Secondo il consorzio la cifra stabilita è nei parametri previsti dall’Agenzia delle Entrate, “Il prezzo è del tutto congruo- spiega Marcello Rollo, presidente dell’Asi- si fa riferimento ai parametri dell’Agenzia delle Entrate che stabilisce quattro euro al metro quadro per un ufficio al rione Perrino”.
Un piano sarà occupato anche dalla Camera di Commercio di Brindisi attraverso un contratto di convenzione tra enti, dove l’ente camerale pagherà all’Asi un rimborso spese. Gli affittuari pagheranno per tutto lo stabile circa 7200 euro al mese oltre al condominio.
Rimane invece vuoto il posto ristoro, nessuno ha manifestato interesse per questa area , che necessita ancora di arredi. E poi prima gli uffici e dopo il resto.
Al momento sono tre le ditte che stanno svolgendo i lavori, e che si sono aggiudicate tre distinte gare d’appalto la Icon di Mino Convertino che sta provvedendo alle opere edilizie. Negli anni l’edificio è stato preso di mira due volte dai ladri, questi hanno portato via i rubinetti e distrutto i sanitari. Mentre la realizzazione dei cancelli è in mano alla ditta di Salvatore Rizzo. Per gli impianti termici di allaccio del gas, sta provvedendo una società autorizzata direttamente dall’Enel gas.
Insomma dopo aver speso oltre 3 milioni 616 mila euro forse per la prima volta il centro servizi sarà utilizzato.
Lucia Portolano
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