BRINDISI- Pane, focaccia e bruschette reclamizzati come prodotti al carbone vegetale in realtà erano stati usati coloranti e additivi chimici, denunciati 12 panificatori a Brindisi, Bari, Andria, Barletta, Foggia, Taranto.
I prodotti sequestrati dalla guardia forestale di Bari venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità per la loro presunta capacità assorbente che costituirebbe un ausilio per i disturbi gastrointestinali.
In realtà la preparazione dei prodotti da forno avveniva attraverso l’aggiunta alle ricette classiche del pane e della focaccia del colorante E153 carbone vegetale, procedimento vietato dalla legislazione nazionale e da quella europea. Le normative infatti non consentono l’utilizzo di alcun colorante sia nella produzione di pane e prodotti simili, sia negli ingredienti utilizzati per prepararli: acqua, farina, sale, zucchero, burro e latte.
Così gli agenti della Forestale del Comando Regionale per la Puglia e del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Altamura – Parco Nazionale dell’Alta Murgia, al termine delle indagini, hanno sequestrato il pane e le focacce prodotte con l’aggiunta del colorante E153 carbone vegetale e denunciato i presunti responsabili che dovranno rispondere di frode nell’esercizio del commercio e produzione di alimenti trattati in modo da variarne la composizione naturale con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dalla legge.
Gli investigatori della Forestale stanno vagliando la regolarità di altri prodotti alimentari che contengono lo stesso tipo di additivo.
BrindisiOggi
Perché continua a esserci questo VUOTO COSMICO, rilasciare queste informazioni senza avere il coraggio di DENUNCIARE è un comportamento INDEGNO che non rende onore alle capacità dei giornalisti.
Non fanno i nomi perché le cosiddette “istituzioni” non li forniscono alla stampa. Perché? Perché le potentissime associazioni dei commercianti ( consorterie che muovono milioni di voti) fanno pressione sul regime per proteggere i loro iscritti. Il regime, a sua volta, a mezzo di leggi compiacenti, dispone che i vari gerarchi periferici del regime tutelino gli interessi degli associati alle lobbies. E’ un sistema ossequiosamente genuflesso e prono ai vari potentati, ma trucemente feroce e bieco verso i poveri Cristi, come quello che ruba un pezzo di pane per fame.Poi che il popolo crepi di malattie poco importa a loro. E provate uno di voi a fare il nome di un panificatore assassino: vedrete che cosa vi succederebbe. Condanna per direttissima a vari anni di carcere duro.Ovviamente, dopo avervi gonfiati di botte in caserma…..
Visto che le Autorità non vogliono pubblicare i nomi degli esercizi commerciali in cui avvengono le frodi in commercio, mettendo a rischio la salute dei cittadini, propongo che siano i clienti che hanno acquistato inconsapevoli queste schifezze a pubblicare i nomi dei negozi dove hanno fatto questi acquisti. Sono i cittadini che devono essere parte attiva per difendersi dagli abusi e non subire passivamente, in questo caso dalle frodi in commercio ma più in generale da tutti gli abusi che subiscono.
ma perchè, in questi casi, non si fanno i nomi?
mi aggiungo alla richiesta di Ferdinando, affinchè questi signori che per farsi del bene (economico) rovinano la salute dei cittadini ignari, spacciando oltretutto anche per “pane maggiormente digeribile” quanto loro producono.
Oltre ad essere multati PESANTEMENTE, gli dovrebbe essere ritirata anche la licenza e messi al bando comunicando i nomi di questi farabutti ai cittadini.
E153 Carbone medicinale vegetale. Origine naturale, dalla combustione dei vegetali. Effetti nocivi: sospettato di essere coinvolto nell’insorgenza del cancro.
Tratto da: http://www.alimentipedia.it/tabella-dei-coloranti.html
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Perchè mai dovrebbero fare i nomi, e che male hanno fatto??
Prova a rubare una tozzo di pane per fame, subirai conseguenze ben più gravi!