BRINDISI- L’azienda ufficializza i nomi di coloro che restano e di coloro che saranno trasferiti tra Monfalcone, Gorizia, Chiasso, Piacenza e Acerra. Triste Natale per molti dei dipendenti della centrale di Brindisi Nord che a breve dovranno lasciare casa e famiglia per poter garantire il pane ogni mese. Le Segreterie di FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL, fanno sapere che A2A sin prossimità delle feste natalizie, ha reso noto l’elenco nominativo dei lavoratori individuati per garantire un presidio minimo degli impianti della centrale di Brindisi, la parte restante dei lavoratori già convocata presso altri impianti per procedere con i trasferimenti, che si aggiungeranno a quelli già definiti nei mesi scorsi verso la Centrale di Monfalcone (Gorizia), Chivasso (Torino), Piacenza e Acerra (Napoli).
“Nella Centrale Edipower di Brindisi non c’è più lavoro- scrivono i sindacati- L’applicazione dell’accordo sindacale sulla mobilità volontaria INPS per accompagnare entro i prossimi 3 anni il personale alla pensione, ha coinvolto solo 15 lavoratori, il resto della forza lavoro ha un’età media relativamente bassa e alcuni di loro anche con problemi particolari di salute e facenti parte della categoria protetta. Con i pareri negativi delle Istituzioni Locali che hanno bocciato gli investimenti previsti per il sito Edipower di Brindisi, dove con la costruzione di nuovi impianti per il trattamento della frazione indifferenziata dei rifiuti, si potevano creare opportunità di lavoro per le imprese appaltatrici, una prospettiva per i lavoratori diretti e contribuire alla chiusura del ciclo dei rifiuti, si è arrivati a de-localizzare il lavoro e compromettere il futuro di tanti lavoratori.”
Le segreterie sindacali sollecitano una immediata riconvocazione a livello istituzionale così come accaduto qualche settimana fa in Regione, per concordare gli auspicati nuovi possibili investimenti, per garantire, così come previsto nell’accordo sindacale, il mantenimento a Brindisi dei livelli occupazionali esistenti e il conseguente rientro nel territorio dei lavoratori trasferiti.
BrindisiOggi
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