BRINDISI– Per la Corte Giovanni Vantaggiato può stare in giudizio, e rigettata la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa dell’imprenditore di Copertino. Seconda udienza del processo contro Giovanni Vantaggiato l’uomo reo confesso dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone e del tentato omicidio a Cosimo Parato, imprenditore di Torre Santa Susanna. Vantaggiato era in aula anche oggi, ad un certo punto si è anche alzato da solo dalla sedia, e si è affacciato, guardando tra le sbarre il pubblico. Le sue condizioni fisiche rispetto alla precedente udienza sembrano migliorate, nonostante sia molto dimagrito.
L’uomo è capace di stare in giudizio questa la decisione della Corte d’Appello di Brindisi, che però si è riservata sulla perizia psichiatrica in merito all’imputabilità dell’uomo, quella che dovrebbe accertare la sua capacità di intendere e di volere Riserva che vale sino a quando non saranno trascritte le intercettazioni ambientali da giugno ad ottobre tra Vantaggiato e sua moglie in carcere, richieste sia dal pm Guglielmo Cataldi che dall’avvocato Fernando Orsini, difensore della famiglia di Melissa Bassi, la ragazza rimasta uccisa durante l’attentato.
Si tratta di otto conversazioni in carcere, e di un’intercettazione telefonica avvenuta il 6 giugno scorso. Dialoghi in cui l’uomo appare completamente sano di mente, cosciente di quello che ha fatto, e comunica alla moglie le sue intenzioni di voler passare come incapace di intendere e di volere. Vantaggiato con la moglie avrebbe parlato anche della situazione economica del paese e della crisi in atto.
La stessa Corte nel rigettare la richiesta di perizia per la capacità dell’uomo di stare in giudizio, fa riferimento alla relazione del medico legale Alberto Tortorella in cui si parla di Vantaggiato come una persona lucida e disponibile al dialogo, anche se in alcuni momenti evidenzia stati di depressione.
La Corte ha accettato la richiesta di trascrizione delle intercettazioni e ha nominato Angela D’Angelo come perito. Ci vorranno 45 giorni per redigere la perizia delle trascrizioni. Nello stesso tempo su richiesta dell’accusa è stata accolta la sospensione dei termini per la custodia cautelare in carcere di Vantaggiato. Il pubblico ministero ha presentato la sua lista di testimoni, 16 persone in tutto.
“Abbiamo superato un primo scoglio-commenta il legale della famiglia Bassi, Fernando Orsini-la Corte ha rigettato la perizia. D’altronde era stato lo stesso Vantaggiato a chiedere al suo legale, prima dell’inizio del processo di partecipare alle udienze, nonostante il suo avvocato avesse cercato di dissuaderlo. Questo sicuramente ha pesato nella decisioni dei giudici”
Ad assistere all’udienza c’erano anche i compagni di classe di Melissa e delle altre studentesse rimaste ferite, hanno ottenuto dalla preside il permesso di assentarsi da scuola per partecipare al processo. Intanto fuori dalla finestre del Morvillo Falcone sono stati stesi alcuni striscioni : “Vogliamo giustizia”
Lucia Portolano
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