Il consiglio comunale dà mandato a Consales per difendere il porto, intanto via all’esproprio per lo shuttle

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BRINDISI- No al declassamento del porto di Brindisi, che secondo la riforma Delrio sarebbe l’unico a non avere più un’autonomia. Il consiglio comunale approva con 25 voti a favore un astenuto (Carmelo Palazzo) l’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis. Con la delibera si dà mandato al sindaco Mimmo Consales  “ ad intraprendere ogni azione utile e necessaria nei confronti del governo nazionale e della Regione Puglia al fine di evitare il declassamento del porto di Brindisi, fornendo, in collaborazione con la Autorità portuale, i dati infrastrutturali ed economici che lo riguardano a supporto della richiesta di inserimento dello stesso tra i porti sede di AdSP ovvero a supporto della individuazione di una unica AdSP pugliese e di “direzioni portuali” nei porti già sede di Autorità portuale, così come già previsto nel PSNPL approvato con DPCM del 26 agosto 2015.” Non solo ma si chiede a Consales di impugnare ogni atto legislativo che palesemente contrasti con la tutela degli interessi e le prerogative del porto di Brindisi.

Consiglio comunale pre natalizio questa mattina a Brindisi, all’attenzione dei consiglieri non solo la vicenda porto, ma anche quella dello Shuttle con alcuni terreni da espropriare. E anche sta volta non sono mancate le tensioni e le contestazioni. L’ordine del giorno è passato con 16 voti a favore, ma l’opposizione uscita dall’aula durante i lavori ha contestato la mancanza del numero legale al momento del voto. Sulla vicenda è intervenuta la segretaria comunale Paola Giacovazzo che  in qualche maniera  bacchetta in  generale i consiglieri comunali per la consueta confusione che già normalmente non facilita la regolarità dei lavori, nella circostanza dichiara legittima la votazione in quanto dice: “ Sono a disposizione per verificare dalle riprese televisive  e le trascrizione quale era realmente la situazione al momento del voto- ma tengo a precisare che in ogni caso nel momento in cui il presidente Brigante ha indetto la votazione c’era in aula il numero di consiglieri valido e non mi risulta che qualcuno abbia chiesto la verifica di numero legale.”  Più duro il sindaco Consales che ha preso la parola sulla questione affermando anche lui la regolarità della votazione: “Le prove televisive valgono per le partite di calcio- afferma il sindaco- in questo caso è tutto regolare perché nessuno ha chiesto di verificare il numero legale. Ed è questo che prevede la legge”.

Lu.Po.

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