BRINDISI- Sarà ascoltato mercoledì in carcere l’autista dell’autocisterna arrestato per l’incidente avvenuto sabato pomeriggio sulla statale 379 all’altezza di Fasano, dove sono morte 5 persone, tra cui una bimba di 3 anni e un ragazzo di 21.
E’ stato fissato per mercoledì infatti l’interrogatorio di garanzia di Francesco De Sario 57 anni di Terlizzi che da ieri è in carcere con l’accusa di omicidio colposo plurimo. L’uomo sarà interrogato alla presenza dei magistrati e del suo legale, che è anche sua figlia, avvocato del foro di Trane. Secondo le indagini condotte dalla polizia stradale e dagli agenti del commissariato di Ostuni coordinate dal pm Luca Buccheri a provocare l’incidente sarebbe stata l’alta velocità e la mancanza della distanza di sicurezza prevista per i mezzi di questo genere. Si tratta di un’autocisterna con rimorchio contenente olio d’oliva. Sarebbe stato accertato che il mezzo viaggiava a 85chilometri orari quando il consentito è di 70 chilomentri orari. Inoltre non avrebbe mantenuto la distanza di sicurezza con l’auto, l’Opel Zafira che viaggiava davanti, dove a bordo c’erano quattro delle persone decedute, compresa la bimba di 3 anni. Il camionista, portato subito al commissariato di Ostuni, avrebbe raccontato che ha visto inchiodarsi l’Opel Zafira e che non avendo fatto in tempo a frenare è andato a sbattere contro la vettura, poi la cisterna ha invaso la carreggiata opposta travolgendo il 21enne che a bordo della sua auto era sull’altra corsia direzione Brindisi.
Le indagini del commissariato della città bianca sono ancora in corso.
Lu.Po.
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