BRINDISI- Le sa proprio tutte l’assessore regionale Fabiano Amati. Dopo il “Ballo del Qua Qua” ora passa a “Felicità”, dimostrando così di conoscere il repertorio della celebre coppia Albano e Romina. Non rinuncia ad una punta di ironia, l’assessore regionale che replica ad Albano Carrisi dopo la sua uscita in difesa della ex consorte e soprattutto della sua terra. Questa la lettera indirizzata al cantante di Cellino San Marco, quasi un voler sedare gli animi ed a sottolineare che in fondo si è tutti dalla stessa parte…o quasi. “Albano Carrisi vorrebbe attaccarmi in difesa di Torre Guaceto, ma forse non sa che noi la pensiamo come lui, mentre è la signora Romina Power che non la pensa come noi ed Albano. Mi sento di ringraziare Albano per le sue considerazioni sulla grave crisi ambientale in cui versa Torre Guaceto, a causa prevalentemente del mancato esercizio del depuratore al servizio di Carovigno e delle sue marine.” Ed aggiunge “Albano non è evidentemente informato sul fatto che oltre a visitare costantemente quelle aree, rendendomi conto dello scempio ambientale, ho ingaggiato da qualche mese una dura battaglia per mettere in esercizio il depuratore, così da riportare alla normalità una situazione ambientale estremamente degradata, che spiega su Torre Guaceto i suoi effetti più gravi. Di recente siamo stati costretti, addirittura, a modificare la legge sulla competenza all’autorizzazione agli scarichi, trasferendola dalle Province alla Regione, per accelerare tutti i procedimenti come quello che auspica Albano. Sulla questione, inoltre, tengo a precisare e a dare atto che sullo stesso fronte con la Regione, ci sono la Asl di Brindisi e tutta la cittadinanza di Carovigno, oggi allietata dalla convergenza dell’autorevole parere di Albano.” A questo punto secondo Amati ad essere fuori dal coro, invece, è la Power. “Chi è distante da noi e da Albano è il punto di vista della signora Power che evidentemente vorrebbe che la marina di Manduria e Avetrana restasse contaminata come è adesso, chiedendo implicitamente di non realizzare il depuratore, perchè chiedere di impedire lo scarico a mare di acqua purificata, unica soluzione tecnicamente plausibile, significa non realizzare il depuratore e lasciare quel bellissimo agglomerato nell’inquinamento. Il che, in altre parole, sarebbe come non mettere in esercizio il depuratore di Carovigno, lasciando nell’inquinamento Torre Guaceto. Ringrazio -conclude- Albano Carrisi per le sue parole di incoraggiamento sulle nostre iniziative di tutela ambientale, auspicando che anche la signora Power possa ricongiungersi presto con noi in queste iniziative che alla lunga danno ‘Felicità’, come sanno bene tutti quelli che la cantano”.
Lucia Pezzuto
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