Emiliano con la giunta martedì a Brindisi: benvenuto presidente tra crisi occupazionale, tap, xylella e un porto che rischia di morire

BRINDISI- In giro per le provincie pugliesi per ascoltare le istanze del territorio affinchè Bari non sia troppo lontana. Michele Emiliano martedì 15 dicembre  alle ore 10 sarà a Brindisi insieme alla sua giunta presso il salone di rappresentanza della Procincia. Quella brindisina è una delle prime tappe del magistrato-governatore. All’incontro sono stati invitati tutti rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria del territorio. Quasi pronta anche la scaletta degli interventi che non potranno durare più di 3 minuti ciascuno. Audizioni itineranti.

Sarà accolto da un clima piuttosto caldo  Michele Emiliano in questa provincia che deve fare i conti con la grande crisi occupazionali e troppe vertenze in atto: da Edipower con la centrale ormai ferma da quasi due anni e con 70 dipendenti in bilico, con la richiesta di cassa integrazione per oltre 100 dipendenti della Dema aereonautica, con 39 licenziati della Santa Teresa e altri 80 che da gennaio potrebbero andare in mobilità, poi ci sono i  lavoratori della crisi del Marcatone Uno e il caso Versalis con l’annuncio della vendita delle quote all’estero.  A questo bacino di precarietà si aggiungono i disoccupati che in questa provincia raggiungono il più alto tasso della regione.

Dalla disoccupazione alle questioni ambientali. Non ha trovato certamente terreno fertile  da queste parti la proposta del presidente di spostare l’approdo del gasdotto Tap da Melendugno al brindisino. E in molti martedì glielo diranno a muso duro. Mentre il territorio fa i conti con l’eradicazioni degli ulivi della sue campagne affette da Xylella. Centinaia di ulivi sono stati già abbattuti tra Torchiarolo e Oria, ma il commissario straordinario ha annunciato la scoperta di nuovi focolai a Cellino San Marco e San Pietro Vernotico.  Se si continuerà con l’abbattimento questa zona del Salento perderà uno dei suoi più grandi patrimoni, e anche i suoi luoghi, ormai meta di numerosi turisti, cambieranno  volto.

In ultimo, non per ordine di importanza la questione energetica:  Brindisi sito di interesse nazionale ospita la centrale termoelettrica  a carbone più grande d’ Europa, da tempo le associazioni ambientaliste chiedono una diminuzione dell’utilizzo del carbone, mentre pende ancora la richiesta dell’ex presidente della Provincia Massimo Ferrarese di una cifra di compensazione del danno subito dal territorio così come accade a Civitavecchia. Alla fine Enel non fa né una cosa né l’altra.

E poi la vicenda porto, Brindisi cancellata dalla riforma Delrio , ministro del Pd e di Michele Emiliano. Ma su questo tema la posizione dei parlamentari locali democratici è sempre stata chiara, tanto da non aver mosso un dito per mantenere l’Autorità portuale di Brindisi, certi che non sarebbe la presenza di un organismo a portare ricchezza ad porto ormai in crisi. Ma non sarà certamente un accorpamento a Taranto o a Bari a rilanciare una infrastruttura che già commercialmente viene schiacciata da Taranto e turisticamente da Bari.

Sul banco degli imputati anche la vicenda rifiuti con la discarica comunale di Autigno chiusa dalla Regione e sequestrata dai Noe dopo che per due anni l’ex governo regionale ha ordinato a botta di ordinanze lo scarico dei rifiuti anche dal nord barese. Ora la falda della discarica risulta inquinata e i rifiuti finiscono in quella privata di Formica Ambiente, senza neanche essere trattati. Mentre è alle porte la nuova rata della tassa dei rifiuti che a dicembre sarà il doppio del precedente anno.

Questa è Brindisi che ha voluto Michele Emiliano al governo della Regione, ma questa è Brindisi che richiede una maggiore considerazione.

Lucia Portolano

1 Commento

  1. Come prassi, gli ex lavoratori di Termomeccanica non sono nemmeno nominati. Forse perchè 15 “fessi” contano meno di 70 altri ex lavoratori.. Mah. E pensare che quella degli ex della Piattaforma è una delle vertenze più vecchie e in qualche modo, più assurde della storia di Brindisi. Se trattaste i temi del lavoro con la stesa passione con cui trattate i temi sull’ ambiente, forse certi “lapsus” non succederebbero

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