Tagli all’assistenza domiciliare, il PD: “Per i disabili non ci sono soldi, ma per gli eventi natalizi si spende 50mila euro”

MESAGNE- I tagli ai servizi di assistenza domiciliare per i diversamente abili a Mesagne  ha suscitato le prime reazioni. Riportiamo di seguito l’intervento del Partito Democratico su questa vicenda destinata a creare scalpore.

“Sentiamo l’obbligo di stigmatizzare la scelta di tagliare i  servizi domiciliari per anziani e soggetti diversamente abili che l’amministrazione comunale, per bocca del sindaco Molfetta, ha annunciato nelle ultime ore. Allo stesso tempo avvertiamo l’esigenza di esprimere solidarietà e vicinanza agli utenti e agli operatori di questi servizi che, in barba allo spirito di comunità con cui sono stati inaugurati gli eventi per le festività natalizie – per i quali non si é certo badato a spese ( 50 000€ dati in appalto ad una società esterna) -, sono stati lasciati soli.

Fa specie leggere gli alibi dietro i quali il sindaco si é trincerato e gli strali che, come ormai é solito fare, ha lanciato all’indirizzo di passate esperienze amministrative, fingendo peraltro, a dispetto dell’onestà intellettuale che chiede gli venga riconosciuta,   di non aver avuto, lui ed i suoi vecchi e attuali partner, ruoli e responsabilità.
Ci chiediamo e chiediamo al sindaco come mai né in sede di comunicazione delle linee programmatiche, né in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione, e neanche nella discussione di pochi giorni fa sull’assestamento di bilancio, di cui il sindaco si é menato vanto, nessuno abbia fatto cenno a questa situazione o paventato la possibilità di un taglio così drastico.
Venendo al merito anche i numeri dicono altro rispetto a quanto afferma il sindaco. Giova ricordare che, anche per le drastiche riduzioni del trasferimento di fondi extra-comunali , nel 2013 l’Ambito disponeva di soli 1 266 000 € su base annua per tutti i nove comuni, a fronte di una media di circa 2 700 000€ delle annualità precedenti. Solo una politica di razionalizzazione ha permesso, all’Ambito di cui Mesagne é comune capofila, di acquisire tra i primi nella regione Puglia i fondi PAC (fondi europei di azione e coesione). Proprio nel 2015 peraltro l’Ambito di Mesagne, insieme ad altri 7 in tutto il territorio regionale, é stato destinatario di una premialità di 386.371€ , importo inferiore solo a quello ricevuto dall’Ambito di Lecce.
Quanto ad alcuni dati enunciati per i servizi ADI e SAD, per i quali secondo il sindaco sarebbe triplicata la spesa, si é passati da un costo medio mensile di 58 000€  ADI e 90 000€ SAD del 2012, ad un costo attuale rispettivamente di 30 000 € e 27 000 €, salvo che non sia cambiato qualcosa con l’insediamento della nuova amministrazione.
A cosa fa riferimento il sindaco  quando chiede che gli “siano risparmiate le critiche di chi in questo sistema ci ha marciato per anni”? Faccia nomi, citi fatti e circostanze se ne é, da come sembra, a conoscenza, dica chi ha eventualmente goduto dei conseguenti vantaggi elettorali e si guardi intorno. Se così non é e le invettive del sindaco sono lo scudo dietro il quale ripararsi per scelte che, pur avendo avuto tempo (7 mesi) e risorse, non ha saputo evitare, si assuma le sue responsabilità  e ricordi, senza ricercare nel passato il suo nemico, che lui e la sua maggioranza governano questa città da diversi anni”.

BrindisiOggi

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