Aereo cade in mare al largo di Brindisi, ma era solo una simulazione

BRINDISI – Un ammaraggio forzato in mare al largo di Brindisi. Diversi i mezzi coinvolti, solo che si è trattato di un’esercitazione.

Ha avuto luogo questa mattina (1 dicembre) al largo di Brindisi e’ stata effettuata un’attività di addestramento della capitaneria di porto brindisi esercitazione 2Capitaneria di Porto brindisina. Obiettivo era testare l’applicazione delle procedure operative di due piani di intervento: il soccorso ad un aeromobile incidentato in mare ed il contrasto e l’abbattimento di sostanze inquinanti in ambiente marino.

Le 2 attività rientrano in quelle che ogni anno vengono previste dal comando generale della guardia costiera, dopo una pianificazione nell’ambito delle esercitazioni complesse che vengono organizzate e coordinate dalle singole autorità marittime.

Le operazioni di oggi sono state concordate il 10 novembre scorso durante un briefing tecnico e operativo, che prevedeva, su segnalazione della torre di controllo del locale aeroporto Papola-Casale,  anche l’ammaraggio forzato di un velivolo diretto a Brindisi con attività di soccorso e recupero naufraghi  con uno sversamento di combustibile a mare.

L’intera attività di addestramento, sotto il coordinamento del Comandante Capitano di vascello Mario Valente, ha esercitazione capitaneria di porto brindisivisto il coinvolgimento diretto dei mezzi in dotazione alla Guardia Costiera di Brindisi, del mezzo veloce della Squadra Nautica della Polizia di Stato e delle unità dei Vigili del Fuoco, intervenute a seguito di un principio di incendio sviluppatosi nella fusoliera del velivolo e successivamente estinto dalle squadre. All’esercitazione ha partecipato anche l’unità battello in servizio antinquinamento portuale della società Ecolmed, il cui contributo è stato necessario: dopo la ricerca e il soccorso dei naufraghi, con l’impiego delle motovedette della Capitaneria e degli altri partecipanti all’esercitazione, si è dovuto pensare anche al recupero del combustibile versatosi in mare, dopo il contenimento del carburante ad opera delle panne galleggianti in dotazione posizionate, per circa 400 metri, nello specchio d’acqua attorno all’ammaraggio.

Allertati, per l’occasione, anche gli operatori dei servizi portuali (piloti ed ormeggiatori) nonché il locale servizio 118 Asl, mentre in attività di pianificazione risultava interessata la società concessionaria del servizio locale di rimorchio in reperibilità giornaliera.

L’esercitazione si è svolta regolarmente ed ha avuto un esito più che positivo grazie alla partecipazione fattiva di tutti quanti i partecipanti, uniti dalla volontà di salvaguardare la vita umana in mare ed a custodire il delicato equilibrio dell’ambiente che ci circonda.

BrindisiOggi

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