BRINDISI – Lettere di licenziamento in viaggio per 39 dipendenti della Santa Teresa, nonostante il tavolo convocato in Regione pochi giorni fa, e lettera di mobilità per gli altri 91 dipendenti della società in house della Provincia di Brindisi.
Un mese di dicembre che per i dipendenti della società Santa Teresa spa si apre nel peggiore dei modi: tra domani 1 e mercoledì 2 dicembre, 130 dipendenti riceveranno comunicazioni dalla società con cui si comunica una procedura di licenziamento da mobilità chiusa (per i 39 lavoratori inseriti nei servizi non fondamentali) e altre 91 sull’apertura della procedura di mobilità. A testimoniarlo, la lettera della Santa Teresa indirizzata a tutte le sigle sindacali della funzione pubblica, con prot. 811 di oggi, 30 novembre 2015. Una conseguenza del decretoDel Rio, che ha di fatto tagliato le Provincie, lasciando in sospeso diverse situazioni, ad oggi irrisolte, e delegando le responsabilità alla Regione.
La voce si è presto diffusa nei corridoi della Santa Teresa e del palazzo della Provincia, arrivando presto alle orecchie dei lavoratori e dei sindacati, che si sono immediatamente attivati.
Dal verbale di riunione del Comitato di Direzione della Provincia di Brindisi svoltosi il 27 novembre scorso (appena 3 giorni dopo l’incontro tenuto a Bari in Regione) si legge che ciò che sta accadendo in queste ore sarebbe stato programmato.
“Facendo seguito alle risultanze della riunione avvenuta in regione alla presenza della task force in data 24 novembre u.s., si decide di predisporre una nota di risposta a seguito della verifica negativa sulla disponibilità regionali da poter utilizzare per finanziare attività da affidare a Santa Teresa al fine di ridurre il numero degli esuberi. Questa nota verrà inviata lunedì 30 novembre e verrà chiesto un ulteriore incontro urgente. Per quanto concerne inoltre gli ulteriori affidamenti relativi all’anno 2016, il Presidente chiede al Dirigente del servizio finanziario la situazione del bilancio alla data odierna. Il dott. Inceri (Isceri)rilascia la seguente dichiarazione:”In merito al quesito sorto in sede di Comitati di Direzione odierno, attinente la possibilità di finanziare attività da svolgere attraverso l’affidamento di servizi, il sottoscritto Dirigente dei servizi Finanziari della Provincia di Brindisi, attesta che, allo stato attuale, della situazione finanziaria dell’Ente non è possibile garantire la copertura finanziaria per affidamenti da effettuare l’anno 2016”.
Il Presidente, pertanto, preso atto della suffetta dichiarazione del Dirigente Finanziario, conferma ancora una volta di non potersi non procedere da Parte di Santa Teresa, all’invio delle lettere di licenziamento attinenti alla procedura di mobilità chiusa, con decorrenza immediatam e dà atto doversi assolutamente procedere ad avviare l’ulteriore procedura di mobilità per le restanti unità dipendenti della società onde scongiurare evidente danno all’erario””.
“La situazione si complica per tutti i lavoratori della Santa Teresa – dichiara Bobo Aprile, dei Cobas – Urge un’iniziativa alla Regione per chiedere aiuto per i 39 licenziati. Dallo Stato abbiamo bisogno di chiarezza sulle funzioni da assegnare alle province, finanziamenti che ormai sono ridotti all’osso.
La Regione Puglia, intanto, deve chiarire le funzioni che deve svolgere. Siamo in attesa che la legge regionale sul riordino delle province venga riempita di contenuti. Insomma, un vero problema difficile da risolvere se non c’è piena collaborazione”.
Sulla stessa linea la Cgil. “Ci ritroviamo a dover commentare una notizia che ha dell’incredibile – commenta Marilina Nocco, della Filcams Cgil, tra i destinatari della missiva della Santa Teresa – perché nell’incontro avuto in Regione con la dottoressa Bisceglie, la stessa aveva detto che la Santa Teresa, che definì una “società virtuosa”, avrebbe potuto affrontare un impegno nei confronti dei lavoratori recuperando delle somme da ambiti in cui non erano state utilizzate. Ora, invece, dobbiamo fronteggiare delle lettere di licenziamento a fronte anche della dichiarazione del Dirigente dei Servizi Finanziari della Provincia, il dottor Isceri, secondo cui l’Ente non può sostenere una copertura finanziaria per l’affidamento dei servizi per il 2016, soluzione paventata negli incontri precedenti. Ci muoveremo con le altre sigle sindacali in un’azione coordinata, sebbene avessimo chiesto un aggiornamento immediato della riunione avuta a Bari il 24 novembre, in cui non tutti i protagonisti erano presenti. La risposta è stata questa: lettere di licenziamento e di mobilità”.
A.P.
a detta di renzi nessuno perdeva il lavoro, si dovevano tagliare gli sprechi….. infatti sta recupereando dove lo spreco non c’è…. sui mille euro di stipendio percepito dai dipendenti della s. teresa, i loro vitalizi non sono sprechi…. continuate a votare destra e sinistra che vi trovate bene