BARI – Un impegno e un nuovo passo in avanti sono i frutti dell’incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri (24 novembre) a Bari, presso la Regione Puglia, per salvare dal licenziamento dalla Santa Teresa 39 dipendenti per i quali, dal 1° gennaio 2016, si paventa il rischio di restare a casa.
Una bozza di protocollo d’intesa è stata avanzata e consegnata ai presenti dalla Regione Puglia all’inizio della riunione, uguale nei contenuti a quella sottoposta alle società in house delle Province di Taranto e Lecce. Dal documento, si porrebbero le basi per riempire un contenitore, oggi vuoto, con tutte le capacità dei 39 lavoratori. Per loro, però, il passo da compiere con maggiore tempestività è trovare una soluzione tampone che permetta di evitare i licenziamenti.
Dopo ore di discussione, è stato deciso che nei prossimi giorni si riuniranno i tecnici della Regione Puglia insieme ai colleghi della Provincia di Brindisi per superare gli ostacoli nati su finanziamenti ad attività su cui sono già in corso le richieste.
“Dopo questa riunione – fanno sapere i Cobas, attraverso il loro portavoce, Roberto Aprile – le organizzazioni sindacali sosterranno con forza la revoca dei licenziamenti alla società e alla Provincia, senza della quale non si va da nessuna parte, lasciando da parte per un attimo le preoccupazioni per il bilancio della Provincia di Brindisi che – specifica Aprile – dal 1° gennaio 2016 parte da meno 15 milioni di euro e che può portare al fallimento della stessa, trascinandosi dietro la Santa Teresa”.
Il Presidente della Santa Teresa Riccardo Montingelli ha confermato, nel corso della riunione alla Regione Puglia, la disponibilità della società a realizzare qualsiasi progetto lavorativo che possa dare serenità occupazionale.
“La società Santa Teresa ha un grosso capitale umano, dagli operai ai laureati, capaci di intervenire in qualsiasi settore gli possa essere offerto – sottolinea Aprile – Questa disponibilità, se sostenuta dalla Regione Puglia unitamente al fatto che i bilanci della Santa Teresa sono stati sempre in attivo, dovrebbero portare al salvataggio della società e alla cancellazione dei licenziamenti”.
BrindisiOggi
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