MARCIANISE – I carabinieri di Marcianise (Caserta) avrebbero sgominato un’organizzazione dedita al traffico di esseri umani, immigrazione clandestina e matrimoni fittizi, che avrebbe usato i porti di Igoumenitsa e Brindisi per infiltrare in Italia gruppi di immigrati clandestini provenienti dalle aree del Medio Oriente. 10 le ordinanze di custodia cautelare (3 in carcere, 7 ai domiciliari), che hanno raggiunto 7 italiani tutti dello stesso nucleo familiare di Catel Volturno, e 3 cittadini di nazionalità ucraina.
Alla conclusione dell’operazione, le cui indagini sono partite nel gennaio scorso, i militari sono arrivati anche grazie a 2 arresti dei corrieri di esseri umani, di cui uno è avvenuto alla frontiera greca, mentre l’altro è scaturito nel corso di controlli allo sbarco a Brindisi.
I 10 provvedimenti sarebbero solo la punta dell’iceberg: nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Valeria Palmieri, sarebbero infatti 49 gli indagati, tra cui un mediatore iraniano che indicava al gruppo quali connazionali far entrare in Italia.
Dalle indagini, sarebbero emersi diversi elementi, tra cui viaggi in auto per il Medio Oriente per prelevare immigrati e documenti falsi sul Bosforo, salvo essere beccati e arrestati alla frontiera greca.
Brindisi rientra in questa operazione perché proprio qui la polizia doganale ha scoperto e arrestato due iraniani che, accompagnati da un indagato, erano riusciti a sfuggire ai controlli della dogana in Grecia.
Nell’operazione, è stato smontato anche il sistema di matrimoni falsi tra immigrati nigeriani e donne italiane: una di loro, intercettata, avrebbe chiesto ad uno degli indagati, il nome del suo futuro sposo. Una curiosità che ha messo in ginocchio l’intero sistema, che guadagnava sui 5mila euro a matrimonio.
BrindisiOggi
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