BRINDISI – Nel Regolamento comunale vanno inserite parità di genere, trasparenza, partecipazione e beni comuni. A depositare una mozione per la variazione dello statuto del Comune e del regolamento del Consiglio comunale, il gruppo di Brindisi Bene Comune.
“Per la parità di genere riteniamo indispensabile inserire nello Statuto norme che garantiscano un’adeguata presenza di entrambi i generi sia nella Giunta comunale che nelle nomine per le partecipate del Comune –dichiara in una nota BBC – Proponiamo di modificare l’articolo 42 dello Statuto Comunale, che disciplina la nomina degli assessori recependo le disposizioni della Legge Del Rio, che prevede la garanzia, nella formazione della giunta, di almeno il 40% del sesso meno rappresentato. Per quel che prevede l’articolo 59 sulla nomina e revoca dei rappresentanti del comune nelle partecipate, chiediamo sia garantita la presenza di entrambi i generi nell’individuazione degli amministratori”. Per BBC, queste disposizioni sono un segnale per iniziare ad invertire una tendenza in un comune come quello brindisino con un consiglio comunale di soli uomini , una Giunta con una sola donna su 9 componenti e nessuna donna nominata come amministratrice nelle partecipate.
Altre modifiche allo Statuto riguardano l’introduzione di un articolo sul riconoscimento al diritto all’acqua, in cui si riconosce l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. “Si riconosce anche che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, perché servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana ai cittadini- sottolinea BBC – Per favorire la partecipazione proponiamo modifiche agli articoli 67, 68 e 70, introducendo il Referendum propositivo e abrogativo senza quorum (un referendum il cui risultato è valido indipendentemente dall’affluenza al voto). Per la trasparenza, proponiamo modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale, dichiarando pubbliche le sedute delle commissioni consiliari che oggi avvengono a porte chiuse. Ci sembra fondamentale in questo momento rendere il Comune una casa di vetro in cui tutte le discussioni siano pubbliche anche quelle delle commissioni consiliari e non solo quelle del consiglio comunale”.
Le altre modifiche presentate riguardano i compiti delle Commissioni che vengono ampliati anche in funzione di controllo dell’operato dell’amministrazione e la durata della discussione da un’ora a tre ore per gli ordini del giorno presentati nei consigli comunali.
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