Perizia psichiatrica e intercettazioni. Il giudice rinvia la decisione al 24 gennaio/ Video interviste

BRINDISIUna perizia psichiatrica per accertare due cose: se Giovanni Vantaggiato è capace di intendere e di volere, e se ha la capacità di stare in giudizio. Lo ha chiesto Franco Orlando, il difensore dell’imprenditore di Copertino, reo confesso dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone.Una richiesta presentata alla Corte d’Assise di Brindisi nella prima udienza del processo per la strage alla scuola, e per il tentato omicidio di Cosimo Parato. La pubblica accusa, sostenuta dai pm Cataldo Motta e Gugliemo Cataldi, si opposta a tale richiesta, secondo l’impianto accusatorio Vantaggiato era ed è lucido, lo si evincerebbe da un’intercettazione ambientale in carcere subito dopo l’arresto, dove l’uomo dice alla moglie: “Da qui uscirò perché dimostrerò di essere incapace di intendere e di volere, così come ho fatto per i militare. Prenderò in giro tutti”.

Lo stesso Motta ai giornalista ha detto: “Questo sarà un processo lungo, ci sono 60 testimoni e Vantaggiato non è più collaborativo. Lui mira a risultare incapace di intendere e di volere. Resta il dubbio sul complice. Un testimone dice di aver visto un’altra persone. Ma la Procura non è convinta”. Quindi per l’accusa si tratterebbe di strategia difensiva.

L’avvocato di Vantaggiato sostiene invece che una perizia psichiatrica toglierebbe alcun dubbio. “E’ molto provato da questi sei mesi di carcere in isolamento. Non sta bene- precisa Franco Orlando- lui è pentito, ha deciso di essere in aula proprio per questo” .

Vantaggiato era in aula, seduto nella cella numero due, coperto da una schiera di forze dell’ordine che non hanno mai permesso di far incrociare gli sguardi tra il pubblico in aula e l’imprenditore di Copertino. È molto dimagrito, entra sorretto da alcuni agenti, quasi a non avere la forza di camminare. Decide però di non dare l’assenso alle riprese televisive. Il presidente della Corte Domenico Cucchiara gli chiede tre volte se autorizza le riprese, lui non risponde mai, lo sguardo perso nel vuoto. Poi si alza il suo legale, gli va a parlare, e fa sapere che non vuole immagini televisiva e fotografie.

Al primo banco, insieme al loro avvocato Fernando Orsini, ci sono i genitori di Melissa Bassi, la ragazza rimasta uccisa nell’attentato. Dietro anche le altre studentesse ferite, con i loro genitori. C’è anche Cosimo Parato, l’imprenditore di Torre Santa Susanna, che Vantaggiato ha tentato di ammazzare nel 2008 facendo esplodere una bomba legata ad una bicicletta sotto la sua casa. Episodio confessato dallo stesso imputato.

I due fatti sono stati collegati e unificati in un unico processo. Il legale di Parato, Raffaele Missere ha chiesto durante l’udienza dello stralcio della posizione del suo assistito da questo processo. Ma la Corte ha rigettato la richiesta di due processi separati.

Aperta la fase dibattimentale l’avvocato Orsini, con i legali di tutte le parti offese, ha chiesto l’ammissione nel processo degli stralci delle intercettazioni ambientali da giugno ad ottobre di Vantaggiato in carcere, e dell’intercettazione telefonica tra lui e sua moglie, il 6 giugno la mattina prima dell’arresto. Insieme a questo anche l’esame dell’imputato. D’accordo i pubblici ministeri.

Intanto ammesse in giudizio le oltre 40 richieste di costituzione di parte civile. Chiedono il risarcimento danni i nove studenti feriti e i loro genitori, la famiglia Bassi, i famigliari di Parato, i Ministeri all’istruzione, all’Interno, la scuola  Morvillo Falcone( difesi dall’avvocatura dello Stato), il Comune di Brindisi (avv Massimo Manfreda), la Provincia di Brindisi (avv. Annicchiarico), la Regione Puglia( Marcello Falcone) e il Comune di Mesagne (avv. Valente). Unica richiesta esclusa quella di Claudio Strada, l’uomo che per primo fu fermato perché sospettato dell’attentato, poi risultato completamente estraneo. Il presidente della Corte ha sottolineato che l’imputato Vantaggiato non poteva essere responsabile di questo suo fermo e delle conseguenze.

La Corte si è riservata di decidere sull’ammissione delle prove richieste, dalle intercettazione alla perizia psichiatrica di Vantaggiato, alla lista dei testimoni. Ha fissato la prossima udienza giovedì 24 gennaio. 

Lucia Portolano

Immagini e montaggio Rocco Caliando

Interviste Lucia Pezzuto

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