La proposta di Emiliano di spostare la Tap a Brindisi, Consales: “Il consiglio ha detto già no, salvo fatti nuovi”

Michele Emiliano

BRINDISI- Ogni tanto il tema torna alla ribalta. Ora non  se ne parlava dai tempi della campagna elettorale per le regionali. Spostare l’approdo del metadonotto Tap nel brindisino per alimentare la centrale Enel Federico II. Questa  volta la proposta arriva direttamente dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Ma questo era già il pallino di qualche esponente democratico salentino. Lo aveva detto in passato anche l’allora segretario regionale del Pd Sergio Blasi.

In realtà  la stessa Tap altre volte si è mostrata contraria all’ipotesi di un dislocamento, fermo restando che la prima conferenza stampa di Tap in Puglia fu organizzata proprio 5 anni fa a Brindisi alla Cittadella della Ricerca quando il nascente progetto prevede Brindisi come sede di approdo,poi cambiato in corso d’opera con la zona di San Foca.

Ma oggi su Repubblica di Bari Emiliano dice testualmente: “Sulla Tap non ci sono ideologie e non c’è marketing elettorale, non devo accontentare né la piazza né alcun gruppo di potere. Si può far meglio di quanto si pensava. Se tutta Puglia si chiede perché il gasdotto Tap deve approdare su una delle più belle spiagge dell’Adriatico qualche ragione ci sarà? Se spostiamo l’approdo 100 chilometri più a nord e ci impegniamo ad azzerare i tempi di questo spostamento, se poi con quel gas alimentiamo la centrale Enel Cerano e in parte la stessa Ilva, eliminando il carbone inquinante, ecco: è una di quelle cose che rappresentano un’idea di sviluppo che mi piace”: è la visione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla controversa questione della Tap”.

Insomma si rilancia questa possibilità. Sull’argomento il consiglio comunale di Brindisi si è già mostrato sfavorevole approvando un ordine del giorno nel dicembre 2013. Bisognerà capire se qualcuno ora non cambi idea. O se qualche ambientalista brindisino oggi vicino a Michele Emiliano non faccia cambiare idea al presidente della Regione.

Da parte sua il sindaco di Brindisi Mimmo Consales ricorda che l’unica sede deputata ad assumere una decisione è l’assise civica che ha già votato sulla questione, salvo oggi presentarsi dei fatti nuovi, solo in quel caso si può riportare la questione in consiglio. “C’è  già un deliberato del consiglio comunale- afferma il sindaco- nel quale la città di Brindisi ha detto no a Tap. Posizione sostenuta prima dal Pd di Brindisi e poi condivisa dall’assise. Nel caso in cui si dovessero presentare fatti nuovi allora non mi rifiuterò di sottoporre la vicenda nuovamente al consiglio. Ma non mi pare che oggi ce ne siano”

Lucia Portolano

4 Commenti

  1. Il fatto nuovo c’e’ a detta di Emiliano,e gli ambientalisti dovrebbero essere contenti se si elimina il carbone per far posto al gas che non inquina come il carbone.A questo si aggiungerebbe un ritorno economico e occupazionale che non viene evidenziato.Il tutto ripotato in un Consiglio Comunale Monotematico per capire se c’e’ spazio in questa direzione.

  2. Se non sbaglio la centrale Enel è alimentata a carbone, e se non ricordo male la città di Brindisi con tutti i suoi comitati chiede da anni che la stessa centrale venga convertita a gas metano ,molto meno inquinante del carbone come un qualsiasi studente di prima media sa benissimo. Dunque, o si chiede la chiusura della centrale oppure la conversione ad altro combustibile, ed in questo caso il metano rappresenta il meno inquinante a disposizione. Ma sicuramente non si può pretendere che la centrale venga alimentata ad aria fresca, questo ancora non l’hanno inventato….

  3. i servi di emiliano sono serviti. Suggerisco all’ex sindaco di fare approdare la TAp sul lungomare da Bari, vicino alla fatiscente spiaggia ” pane e pomodoro”.

  4. Ma perché non spostiamo il Tap a casa di Emiliano? E’ scandaloso il livore dei baresi e dei leccesi nei confronti di questa citta

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