I palloncini colorano il cielo del “Paradiso”, i docenti ai genitori: “Lasciate i ragazzi meno soli”

BRINDISI-palloncini paradiso paradiso pallonciniI palloncini hanno colorato il cielo del Paradiso. Questa mattina subito dopo la messa,  i bambini con i genitori accompagnati dal parroco della Chiesa e dai docenti della scuola media Mameli  si sono uniti in cerchio nel cortile ed hanno lanciato palloncini colorati. Come segno di protesta agli atti vandalici che in queste settimane hanno visto protagonista il quartiere del Paradiso a Brindisi, e in particolar modo la scuola media Mameli devastata dai teppisti e rimasta chiusa per una settimana. Qualcuno in questo quartiere si ribella al degrado ma anche e soprattutto all’indifferenza. Qualcuno fa sentire la sua voce, la parrocchia, una parte dei residenti, il gruppo pastorale e gli insegnanti. Alcuni di loro hanno letto un messaggio rivolto soprattutto ai genitori di questi ragazzi, un appello ad una maggiore attenzione ai bisogni di questi giovani lasciati troppo spesso davanti alla tv e alla play station, a volte non ascoltati.

don cosimo zecca paradisodocenti mameliEra stato il parroco Don Cosimo Zecca a invitare i docenti a messa come segno di testimonianza. E alcuni di loro c’erano, perché la cultura può aiutare a vivere meglio  e a sentirsi meno soli. Perché solo se si ha conoscenza delle cose si possono affrontarle e avere un’arma più, quella del sapere. Nel cortile anche un carrello pieno di libri. Segni tangibili, della reazione all’indifferenza. Don Cosimo durante l’omelia ha mostrato ai ragazzi il libro della storia di Malala, la piccola studentessa pakistana colpita in testa da un pallottola dai talebani solo perchè voleva andare a scuola. “Ho voluto lanciare questo messaggio ai ragazzi- spiega Don Cosimo- perchè nel mondo c’è chi rischia la vita per andare a scuola. Un diritto per ogni bambino”.

Inizia così un percorso di condivisione e di lotta in un quartiere di periferia troppe volte lasciato al degrado, dove vi è un alto tasso di povertà e di disoccupazione.

Lu.Po.

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