BRINDISI– Prima terzo nella lista per la Camera, poi diventa secondo in quella al Senato. Ed ora il nome di Massimo Ferrarese non è presente in nessuna delle due liste presentate dall’Udc e da Monti. L’ex presidente della Provincia di Brindisi rischia di non partecipare a queste elezioni politiche. A pochi giorni dalla presentazione delle liste dei candidati al Parlamento Ferrarese è fuori. Almeno per il momento, le posizione sembrano ferree da entrambe le parti.
Cosa è accaduto tra l’imprenditore e i centristi? Una settimana fa Ferrarese si trovava al terzo posto nella lista per la Camera dei deputati, il giorno dopo, una telefonata lo sposta al secondo posto al Senato dove c’era il collega leccese Ruggeri, proprio dove voleva stare. Ruggeri così va alla Camera. Ma ieri pomeriggio i giochi cambiano nuovamente, l’esponente dell’Udc leccese torna al suo vecchio posto al Senato, e Ferrarese viene rimesso alla Camera.
Ma lui non ci sta, si ribella, aveva anche fatto partire la campagna elettorale. Questo balletto non sembra piacere. I vertici nazionali rispondono picche, Ferrarese non vuole il terzo posto blindato alla Camera. Ed ora sembra fuori dalla partita.
Nelle liste diffuse per Camera e Senato il suo nome non appare più. C’è invece quello del vice sindaco Paola Baldassarre, una candidatura di servizio, al sesto posto. Il partito di Casini conta di prendere in Puglia tre onorevoli, e tre senatori con la lista Monti. È rottura definitiva? Saranno queste le liste che i centristi presenteranno domenica? Eppure Ferrarese potrebbe servire al movimento dell’ex premier e al suo amico Casini. Alle scorse elezioni ha portato l’Udc alla guida della Provincia di Brindisi, con un bacino elettorale del tutto evidente.
Lu.Po.
Ascesa/discesa politica di Ferrarese –
Il grande Max si dimette da presidente non appena ha notizia della eventuale soppressione della della provincia di Brindisi. Rimasto, così, senza incarico, lancia strali contro Monti, responsabile di tale “misfatto”. Una nuova opportunità, però, si presenta a Max, con le imminenti elezioni politiche: quella di diventare, indifferentemente, o deputato alla camera o senatore. Ma a Roma, i vertici del partito di Casini e Monti, prima lo illudono inserendolo al terzo posto nell’elenco dei candidarti alla camera; poi lo spostano al secondo posto nell’elenco dei candidati al senato ed infine gli danno il ben servito…, escludendolo da entrambi gli elenchi.
Caro Max, rammenti quante ne hai dette a Monti, dopo esserti “dimesso” da presidente della provincia di Brindisi? Ecco, potrebbe essere che quello ti ha fatto fuori… perchè si è ricordato di te…
come al solito le brave persone non hanno credito, a Massimo Ferrarese la mia grande solidarietà.