ORIA – Ancora una scoperta archeologica sul territorio di Oria, che si dimostra essere sempre più ricco di testimonianze del passato. Questa volta, sotto gli scavi della cooperativa ImpactOria, numerosi reperti che potrebbero risalire al X secolo, periodo in cui nella zona, oggi territorio di Oria, dominavano i Bizantini.
Coordinatore del progetto è Christian Napolitano, che si occupa delle indagini per scoprire cosa effettivamente si nasconde sotto il suolo oritano. Le scoperte sono state compiute durante i lavori di riqualificazione di Parco Montalbano, ai piedi del castello che sovrasta Oria.
Sotto la supervisione della responsabile della Soprintendenza per i Beni archeologici della Puglia, Assunta Cocchiaro, gli archeologi della cooperativa hanno già ripulito circa 300 metri quadri su 2mila. Ciò che gli scavi hanno fatto emergere è stato emozionante.
“C’è tutta una parte della Oria bizantina, qui sotto”, ha dichiarato Christian Napolitano. Dai lavori di ripulitura sarebbe emerso ciò che è rimasto di tre abitazioni e i resti, quasi intatti, di alcuni antichi abitanti del posto e persino di animai domestici di piccola e grossa taglia, come buoi e cavalli. Ma non solo: dagli scavi emergono anche ceramiche, utensili e attrezzi per il lavoro nei campi.
Questi nuovi reperti, su cui si svolgeranno approfondite analisi e proseguiranno i lavori, vanno ad aggiungersi a quelli che emergono dagli scavi di piazza Lorch, molto estesi. 10 tombe scavate nella roccia a semicamera, che risalirebbero al III secolo a.C. Ricchezze che, probabilmente, furono profanate e saccheggiate dai Romani, che le usarono come fosse comuni.
A.P.
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