Fontana Tancredi, sospesi i lavori della palazzina, chiesta una relazione integrativa idrogeologica

BRINDISI- Sospesi i lavori di costruzione della palazzina alle spalle della fontana Tancredi, chiesta una relazione integrativa idrogeologica per escludere danni funzionali alla fontana.

Questa mattina il dirigente del settore urbanistica Fabio Lacinio ha eseguito un sopralluogo sul cantiere a nome del Comune di Brindisi. In particolare ha visionato il pozzo romano riaffiorato durante gli scavi.

“Il costruttore ha eseguito già un’indagine geologica, la quota di  falda è ben al di sotto della costruzione- ha detto Lacinio- tuttavia dobbiamo sincerarci che non venga compromessa la funzionalità della fontana e per questo motivo abbiamo chiesto un’integrazione alla relazione, in pratica una analisi idrogeologica”.

Alla richiesta del Comune il titolare dell’impresa si è mostrato subito disponibile a produrre i documenti richiesti ed a sospendere i lavori in attesa della relazione integrativa.

Lavori sospesi ad accezione della realizzazione di un muretto di contenimento che si affaccia sulla strada e che nulla ha a che vedere con la fontana.

Nel frattempo da parte sua il comune di Brindisi sta eseguendo una serie di accertamenti su di una nota di vincolo paesaggistico risalente al 1968. Una nota che tale sarebbe rimasta e che se così fosse non avrebbe valore di decreto di vincolo, cosa ben diversa. Motivo anche per il quale nel 2010 furono date le concessioni a costruire.

La ditta esecutrice dei lavori ha tutte le autorizzazioni in regola, e l’eventuale vincolo ambientale risulta già caduto in ben due gradi di giudizio.

“Una volta che la situazione sarà chiara- ha detto Lacinio- non esiteremo a sottoporre tutta la documentazione alle due sovraintendenze, quella storica e quella archeologica, chiedendo così un confronto.

 “Quanto ottenuto stamani –  ha concluso il sindaco Consales – è solo un primo risultato che non ci consente di considerare risolto il problema. Ecco perché è necessario tenere desta l’attenzione”.

Lucia Pezzuto

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