GRAN CANARIA- Doveva essere una partita difficilissima quella di stasera per i biancoazzurri, ma la realtà è stata una vera e propria umiliazione: Gran Canaria, molto più forte e organizzata di Brindsi, passeggia in casa annientando i biancoazzurri con uno scatto di 27 punti, riuscendo anche a totalizzare e superare quota 100 punti. Pesantissima questa sconfitta, che nonostante fosse prevista e sicuramente ipotizzabile, fa emergere ulteriori limiti di una squadra costruita per entrare nella storia ma che dopo solo tre partite in Eurocup, si prepara a salutare questa competizione. Gli uomini di Bucchi infatti non sono mai riusciti a vincere e sono fermi a 3 punti in classifica (in Europa le sconfitte valgono un punto) avvicinandosi praticamente all’uscita anticipata dal prestigioso torneo europeo già alla fase a gironi. Il confronto con le grandi, almeno momentaneamente, è decisamente negativo: una sola gara giocata su livelli accettabili, quella al PalaBigi contro Reggio Emilia.
Il primo quarto indirizza già l’esito dell’incontro, con i padroni di casa che partono fortissimi dando una grande prova di forza riuscendo ad arrivare sul 31-13 dopo i primi 10 minuti e sul 50-35 dell’intervallo lungo. L’assenza di Reynolds convince coach Bucchi a dare fiducia a Marzaioli, che gioca una buona parte di gara riuscendo a incidere però, piuttosto poco. Ma la sua non è l’unica prestazione insufficiente: è davvero difficile trovare promossi al ritorno da questa “gita” spagnola. Terzo e quarto quarto continuano a essere in mano ai locali che riescono ad allungare appesantendo il punteggio. Impietoso il tabellone, che al terzo suono di sirena segnava 77-52. L’ultimo tempo si disputa solo per regolamento perché la partita non ha più niente da dare se non la soddisfazione per gli spagnoli di raggiungere quota 100, finendo la partita in terza cifra sul risultato di 103-76.
Al rientro, Brindisi dovrà preparare la difficile trasferta di Cantù, prevista per sabato sera: si attendono risposte importanti, queste troppe sconfitte iniziano a fare rumore, a pesare. E quest’anno i biancoazzurri non possono davvero permetterselo.
Antonio Solazzo
Commenta per primo