MESAGNE – Cadono alcuni frammenti della statua della Madonna con Bambino in Villa comunale. È successo a Mesagne, nella serata di ieri (25 ottobre). Intorno alle 20.30, si sono staccati dal gruppo composto da Madonna con Gesù Bambino alcuni pezzi di pietra, cadendo sull’asfalto della villa comunale, consueto punto d’incontro per i giovani, che ogni domenica pomeriggio e sera si appostano sotto la colonna votiva dedicata alla Madonna del Carmine per organizzare la propria uscita o semplicemente chiacchierare.
La paura in villa è stata tanta e chi ha assistito all’episodio ha chiamato i vigili urbani. Una volta sul posto, hanno messo in sicurezza la colonna, ponendole delle transenne attorno e vietandone l’accesso, su disposizione del sindaco Pompeo Molfetta, presente sul posto.
È toccato oggi (26 ottobre) all’Ufficio Tecnico del comune di Mesagne passare ad una valutazione tecnica. “Dalla statua sono caduti due pezzi: uno da 10 centimetri, un altro più piccolo, di circa 3 – ha dichiarato Rosa Bianca Morleo, dirigente dell’Ufficio tecnico – Abbiamo sollecitato il comune per una veloce constatazione del danno”.
Il sopralluogo ha avuto luogo nella tarda mattinata, grazie all’intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi. Non ci sarebbero problemi di staticità, ma si renderebbero necessari degli interventi sulla zona vicina al parafulmine, che si innesta nella parte posteriore della statua raffigurante la Madonna.
La colonna votiva fu eretta il 20 ottobre 1855 dall’allora sindaco di Mesagne Antonio Profilo in piazza IV Novembre, per ringraziare la protettrice di Mesagne per aver risparmiato il paese dal colera. In consiglio comunale, nel 1894, si decise prima per lo spostamento della colonna sul Largo del Carmine, poi in quello che era Largo Scarano, l’attuale Villa comunale. Il vero e proprio trasloco avvenne nel luglio 1895.
Dal momento del suo trasferimento, la colonna votiva non ha avuto vita facile: il 1°giugno del 1951 un fulmine colpì la statua della Madonna, privandola del braccio destro. Un lungo restauro l’ha riconsegnata alla città nel 1994, ma nel novembre 2007 si staccò la testa di Gesù Bambino, rimessa al suo posto con un altro intervento. Peccato, però, che durante il restyling della Villa comunale fu danneggiata l’epigrafe originale, che la ditta che si occupò della ristrutturazione del basolato della villa fece rifare, commettendo alcuni errori ortografici e sbagliando la data della consegna alla città con il titolo di Civitas Mariae.
A.P.
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