Gli pignorano la pensione e lui non ha soldi per comprare le medicine salvavita

CAROVIGNO- Gli pignorano la pensione e lui non ha soldi per comprare le medicine salvavita.

Storia di ordinaria indigenza, l’Adoc dice anche di ordinaria follia.

Un pensionato di 60 anni, originario del comune di Carovigno , si è visto pignorare l’intero importo mensile dell’assegno previdenziale. L’ha scoperto andando in posta per ritirare la pensione, l’impiegato lo ha informato che non solo non aveva diritto ai suoi soldi, 800 euro mensili,  ma gli hanno chiesto anche di aprirsi  un nuovo conto corrente per continuare a percepire la pensione.

La situazione per questo pensionato è a dir poco drammatica, l’uomo non ha la disponibilità economica per poter acquistare neppure i costosi farmaci salvavita non forniti dal servizio sanitario nazionale.

Ora la storia di questo 60enne è stata presa a cuore dall’ufficio legale dell’Adoc di Brindisi che attraverso l’interessamento degli avvocati Marco Masi e Marco Elia, ha immediatamente avviato le necessarie azioni di tutela.

“L’articolo 545 del codice civile, riformato di recente dal decreto legge numero 83 del 2015, prevede che “le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale aumentato della metà”- spiega l’Adoc- Essendo la soglia del limite impignorabile stabilita in seicentoottanta euro l’azione di recupero è legittima sull’importo relativo ad 1/5 di centoventi euro quindi ventiquattro euro. Tenendo conto del fatto che il 60enne percepiva l’assegno mensile direttamente sul suo conto corrente, la legge prevede comunque l’impignorabilità di una somma pari al triplo della pensione sociale: pari a 1440 euro circa”.

Nella giornata di ieri i legali dell’Adoc hanno presentato una procedura di urgenza Art. 700 presso il Tribunale di Brindisi al fine di sbloccare tempestivamente la situazione informando che è in corso anche un procedimento per accertare se sussistevano  elementi validi alla base della procedura di recupero del credito.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Ecco perchè il cittadino italiano non ha fiducia nelle istituzioni e nel governo, sia luno che l’altro sono contro il cittadino, sapendo che sono in torto.

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