“Diritto di parola”, una voce sulla città a cura di Francesco Buongiorno

INTERVENTO/Un percorso stimolante, con lo sguardo rivolto sulla nostra città, tra l’attualità, il costume, la storia, le tante problematiche che l’angustiano, cercando di cogliere e valorizzare le eccellenze e le tipicità di una terra straordinaria.

Suscitando, magari, gli strali ed i sermoni di qualche benpensante nostrano, soloni e pontefici del sapere, abusi a sentenziare su tutto e tutti, comodamente adagiati nei salotti cittadini, eredi di quella borghesia culturale ormai in via di estinzione.

Fa male, provoca rabbia e tristezza, vedere la nostra Brindisi, molto spesso avvolta nelle tenebre dell’indifferenza, dell’apatia, mali profondi da estirpare, patologie sociali subdole e spesso contagiose.

Una città ovattata, che si adagia, che  subisce incapace di reagire.

Eppure, come ha dimostrato diverse volte in passato, in grado di non temere confronti, di assurgere a ruoli di primo piano, di essere la culla di eccellenze e di partorire straordinarie manifestazioni di solidarietà.

E’ fondamentale, in siffatto contesto, difendere il libero pensiero, tutelare la  libertà delle idee di ognuno.

Diritto di parola per tutti coloro i quali non hanno rappresentanza, opportunità, protezione, conoscenza, per tutti quei cittadini responsabili che non si nascondono dietro il muro dell’anonimato o nella difesa dei propri interessi personali.

Contro la dittatura della coscienza, guidata da una sorta di pilota automatico dell’etica.

La nostra democrazia è  a responsabilità limitata : viviamo in una società dei bisogni, dove purtroppo, la più alta espressione democratica, vale a dire il voto, è condizionato dall’indigenza, dalla povertà, dalla esclusione sociale, dalla marginalizzazione di un considerevole numero di cittadini .

A questo avvilente e mortificante spaccato di vita cittadina, fanno per fortuna da contraltare, diverse espressioni di cittadinanza attiva, consapevoli, informate, partecipi, attente, che assicurano vitalità e coesione attraverso alcuni principi e valori, che ci auguriamo, possano diventare sempre più patrimonio diffuso, non più derubricate a mere preferenze e testimonianze soggettive.

Cittadini consapevoli del proprio ruolo, capaci di assunzioni di responsabilità.

La salvezza  e la rinascita di Brindisi, passa attraverso la riscoperta della propria anima ed identità, del senso e dell’orgoglio della appartenenza, nella consapevolezza della propria storia millenaria, del grande patrimonio storico, artistico e culturale che possiede.

Il futuro di Brindisi potrebbe essere a portata di mano : se ognuno di noi la amasse di più, la tutelasse in ogni dove ed in ogni circostanza, se la difendessimo da coloro che vogliono deturparla per interessi subdoli e reconditi.

“ Invasori “ che sino ad oggi hanno trovato terreno fertile, a causa della mancanza di autorevolezza e dignità , da parte di gran parte della nostra classe politica e dirigenziale, passata ed attuale.

Ma, di questo e di altro, avremo modo e tempo di parlarne.

Sempre con la schiena dritta, non incline , come al solito, a propensioni alla riverenza.

Francesco Buongiorno

2 Commenti

  1. Finalmente qualcuno che, oltre a dare un’analisi puntuale ed efficace della situazione cittadina (attuale, ma anche quella dovuta alle “ataviche” colpe di qualcuno), getta uno sguardo di ottimismo, chiede collaborazione a costruire, e rifugge dal solito gioco “alla brindisina” che tutto va male, niente si salva, sono tutti una massa di vagabondi, ecc.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*