
BRINDISI – Mauro D’Attis (Forza Italia) usa la mano pesante per commentare la vicenda che ha visto Brindisi e il suo patrimonio storico, artistico e culturale completamente snobbato dalla trasmissione Rai Ulisse e chiede al Sindaco Consales di chiarire ogni aspetto della vicenda, oltre che a far sapere di eventuali contatti avuti con la redazione. E i primi chiarimenti sarebbero arrivati via Twitter.
Il trattamento riservato a Brindisi dalla trasmissione Rai Ulisse non va giù nemmeno alle forze politiche della città, che hanno già mosso i loro primi passi per vederci chiaro su tutta la vicenda.
Mauro D’Attis e i colleghi del gruppo di Forza Italia Cosimo Elmo e Pietro Santoro hanno scritto il testo di un’interrogazione urgente sulla clamorosa esclusione della città di Brindisi dal resoconto storico della trasmissione Ulisse di Alberto Angela. “Riteniamo doveroso un intervento della Amministrazione comunale. Chiediamo a Consales di alzare la voce con la RAI, rappresentando la mortificazione di questa città per quanto accaduto e riteniamo opportuno che lo stesso Sindaco chiarisca formalmente se prima della realizzazione della puntata c’erano stati contatti tra la produzione e l’Amministrazione comunale”.
Una dimenticanza non giustificabile, poiché la città e la sua storia non sono state citate né nella puntata di ieri sera (sabato 17 ottobre), né in quella del sabato precedente (10 ottobre), in cui si parlava della zona nord della Puglia.
“In entrambe le puntate la città di Brindisi non è stata considerata né menzionata nonostante la sua storia trimillenaria e il suo essere stata luogo di scontri storici come quello tra Cesare e Pompeo durante la prima guerra civile e di proclamazione dell’impero romano da parte di Ottaviano, primo imperatore, all’indomani della vittoria di Azio; sede di incoronazione di re normanni, tra cui Ruggero d’Altavilla, e imperatori bizantini, vedasi Isacco II Angelo; di matrimoni reali come quello tra Federico II di Svevia e Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme; principale porto d’oriente sotto Angioini e Aragonesi; capitale d’Italia tra il 1943 e il 1944 – dichiarano i firmatari dell’interrogazione – L’aver ignorato completamente la città di Brindisi e il suo patrimonio storico e culturale in un tale contesto è pari al recarsi in Egitto e mancare di far visita alle piramidi o trovarsi in Grecia e non ammirare il Partenone.”
Al sindaco Consales, si chiede se ci sono stati, in precedenza alla trasmissione in parola, contatti tra la produzione e l’Amministrazione comunale e quali siano stati eventualmente i contenuti delle comunicazioni e, se nel caso mai in precedenza vi fossero stati contatti, ritiene di dover rappresentare ufficialmente la indignazione per quanto sopportato dalla città di Brindisi completamente esclusa, senza una valida giustificazione, da un resoconto storico e culturale del territorio. Intanto, il sindaco Consales, attraverso il suo account Twitter, ha già dato una risposta: il Comune non è mai stato interpellato.
A.P.
Ma veramente i politici di Brindisi dovrebbero solo tacere e vergognarsi….. Meno male che non sono passati da Brindisi e sopratutto che non hanno visto la cura che l amministrazione ha nei confronti dei beni monumentali della città ( e della città in generale…)…avremmo solo fatto una sonora figura di m…..