Contestazioni all’Ecologica pugliese, netturbini verso lo sciopero

BRINDISI- Pronti allo sciopero, dopo il tentativo di conciliazione. i Cobas contestano l’operato  della Ecologica Pugliese, ditta alla quale è stato affidato dal Comune di Brindisi la raccolta dei rifiuti urbani.

Il sindacato annuncia lo sciopero nei prossimi giorni. “Nella giornata di giovedì 15 ottobre- spiega Bobo Aprile, segretario provinciale Cobas- abbiamo spedito una lettera alla Ecologica Pugliese chiedendo un incontro chiamato “tentativo di conciliazione” ,obbligatorio per legge. Nei prossimi giorni , realizzato questo atto obbligatorio per legge , inviteremo i lavoratori ad aderire ad uno sciopero.”

Per la legge lo sciopero dovrà svolgersi almeno 10 giorni dopo  dalla data di invio della lettera. Quindi si potrebbe ipotizzare uno  sciopero entro i primi giorni di novembre. “In quella occasione- aggiunge il sindacalista- chiederemo ai cittadini di partecipare alle iniziative di protesta con la parola d’ordine : così non si può andare avanti , giriamo pagina .Bocciamo  Ecologica Pugliese.”

Il sindacato fa sapere che i problemi denunciati nei mesi scorsi continuano ad essere gli stessi.  Nell’elenco la pessima organizzazione del lavoro, sotto gli occhi e le critiche di tutti i cittadini, Il 50% della cittadinanza sembra essere  ancora scoperta, a distanza di un anno dall’assegnazione dell’appalto,dei kit per la raccolta differenziata.  Molti sarebbero  ancora in possesso dei vecchi cestelli di proprietà della Monteco srl.
Gli  operai lamentano la mancanza di attrezzature primarie per l’espletamento delle mansioni, dalle scope ai guanti, alle mascherine e ai cestelli per raccogliere i rifiuti spazzati, i continui ritardi nei pagamenti degli stipendi  legati al “se il comune ci paga vi pagate”, i mancati versamenti delle quote delle cessioni del quinto, i locali spogliatoi che dall’anno scorso hanno ancora le porte rotte e che andando incontro alla stagione invernale si ricomincerà l’odissea dei riscaldamenti non funzionanti in parte per il mancato acquisto del gasolio e in parte per i termoconvettori non funzionanti.
“In conclusione- afferma Aprile- ci sentiamo di affermare che in questi anni diverse aziende si sono succedute cambiando il nome e la ragione sociale, ma il risultato non è mai cambiato, probabilmente perché i vertici sono rimasti sempre gli stessi, invariati nel tempo.”

BrindisiOggi

 

 

 

3 Commenti

  1. “Cosí non si può andare avanti, voltiamo pagina”, parola d’ordine. Si va bene, intesa però verso l’amministrazione comunale. Noi il servizio lo paghiamo al Comune, non abbiamo scelto la Società e non abbiamo rapporti. Pressiamo su chi ha la responsabilità delle scelte (sbagliate)e della assoluta mancanza di organizzazione e controllo. Qualsiasi tipo di sanzione è competenza del sindaco & c. Saranno in grado ?

  2. E ANCORARA SCIOPERI DEI NETTURBINI SICURAMENTE C’E QUALCOSA CHE NON VA MA IL COMUNE NON DOVREBBE VIGILARE I SINDACATO COBAS LAMENTA PAGAMENTO IN RITARDO DEGLI STIPENDI MANCANZA DELLE COSE PIU ELEMENTARI ECT ECT TUTTO QUESTO NON VA BENE LA CITTA NON MERITA QUESTO E TOPI E BLATTE FESTEGGIANO IN CITTA IL SINDACO DEVE PRENDERE UNA DECISIONE SE AMA LA CITTA? ALTRIMENTI STIAMO NELLA MERDA IGIENE PUBLICA E MOLTO INPORTATE

  3. Forse il comune ha capito che ha sbagliato ha chiamare l’ecologica e per me dovrebbe fare un passo indietro come ha fatto con la monteco la citta non merita questo e inutile continuare in queste situazione

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