Comune parte civile, D’Attis: “Contro di noi solo speculazioni politiche”

BRINDISI- Il Comune di Brindisi ammesso come parte civile nel processo sulla dispersione della polveri di carbone dell’Enel. Quella delibera  di giunta firmata dall’esecutivo Mennitti nella quale il Comune rinunciava a qualsiasi richiesta risarcitoria nei confronti dell’Enel, non ha avuto alcun valore. Non esiste nessun atto comunale che sancisce una transizione tra Enel e Comune di Brindisi.  Negli ultimi mesi questa delibera aveva fatto il giro della città, con tanto di accuse al centrodestra. Subito dopo la decisione del giudice Francesco Cacucci interviene il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, ex vice sindaco, Mauro D’Attis.

“Il Comune aveva le mani libere sulla costituzione di parte civile e il centrodestra al governo non aveva pregiudicato nulla- afferma D’Attis– La decisione del giudice di oggi ne è la dimostrazione, per il resto solo speculazione politica. L’ammissione della istanza di oggi rende giustizia anche rispetto alle speculazioni politiche di questa estate da parte del Pd e di chi governava in Provincia”.

D’Attis ricorda che l’unica transazione avvenuta  ha riguardato gli agricoltori della zona interessata. “Il Comune di Brindisi con il centrodestra al governo aveva ottenuto in un altro processo la costituzione di parte civile e- aggiunge D’Attis- rispetto alla richiesta monetaria, aveva chiuso una transazione che coinvolse gli agricoltori della zona. Mai, dico mai e oggi ne abbiamo la dimostrazione, è stata pregiudicata qualsiasi altra futura presa di posizione a tutela degli interessi ambientali e della salute dei cittadini. Come dissi la scorsa estate, la giunta Consales aveva le mani libere sulla costituzione di parte civile e così è stato“.

Brindisioggi

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